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In occasione del sinodo dedicato ai giovani “Paolo VI: dieci parole ai giovani”.

Carissimi giovani, noi facciamo tanto affidamento su di voi: conosciamo le aspirazioni e le attese che si muovono nel vostro cuore, la vivacità trasparente dei vostri sentimenti, la generosità e lo slancio di cui siete capaci. Trepidiamo, è vero, al pensiero dei pericoli che si trovano sul vostro cammino. Sappiate essere forti, pensosi, maturi. La gioventù di oggi lo è molto più di quella di ieri. Paolo VI (14.5.1970).

Lettera aperta all’Arcivescovo Mons. Pasquale Macchi:

Eccellenza Reverendissima, ricordo quando Lei ha accettato l’invito a partecipare al progetto “Testimoni del nostro Tempo”, una collezione di opere dedicate all’indimenticabile Papa Paolo VI. Ella ha avuto la bontà di scegliere dieci pensieri del Santo Padre rivolti ai giovani del Terzo Millennio che ripropongo oggi, in occasione del Sinodo dedicato ai giovani con la proclamazione di Papa Montini Santo, il 14 ottobre 2018, indetto da Papa Bergoglio.

Le riflessioni di Paolo VI inserite nei miei lavori pittorici, sono rivolte ai giovani del terzo millennio, a cui il Papa desiderava consegnare il nucleo vitale del suo magistero fondato non solo sui valori della fede ma anche sulla coscienza dell’impegno sociale e civile nel nome di Gesù Cristo Redentore, colto nei due tempi essenziali della Croce e della Resurrezione.

Per questo motivo, nelle tavole, il Volto di Cristo è interpretato nel segno di una ricerca al senso dell’esistenza e dell’imperscrutabilità del mandato del Padre. E allo stesso modo si è cercata un’immagine inedita di Paolo VI, colui che, come scrisse Giovanni Paolo II “è stato il Papa dell’Umanità: se Egli ha amato intensamente la Chiesa, con non minore sincerità ha amato, rispettato, esaltato e difeso l’Uomo”. Riflettendo, dunque, sui dieci pensieri di Papa Montini, da Lei scelti, rivolti ai giovani (ma potremmo dire ai giovani di ogni tempo), ho eseguito 10 ritratti dalle pennellate fluide, colme di vitalità. Dai ritratti ho cercato di fare emergere l’umiltà, la bontà, la cultura e soprattutto la misericordia di Paolo VI.

È stato come se la materia pittorica con i suoi colori forti, a volte tenui, si fosse fusa con i messaggi del Pontefice che Lei, Eccellenza, che è stato Segretario personale del Papa, ha saputo selezionare con rara sensibilità. Posso dire che ho vissuto una condizione creativa intensa, dinamica, moderna, oggi in piena sintonia con l’attualità del Sinodo dedicato ai giovani. Mi auguro che anche attraverso il mio lavoro i giovani possano accostarsi al grande Santo Paolo VI.

Con questa missiva volevo ringraziarla del Suo prezioso contributo, grato nell’animo della fiducia e della stima di cui ha sempre voluto gratificarmi. Nell’alto dei cieli, Lei Eccellenza avrà rincontrato l’amato Papa Paolo VI. Immagino l’abbraccio affettuoso, il sorriso, l’incontro di due anime sante. È così che mi piace pensare a Lei ed a Papa Montini nella dimensione celeste. Sono certo che gli Angeli messaggeri le faranno avere questa missiva.

Nell’indelebile bel ricordo della Sua Persona, la saluto cordialmente con rispettosi ossequi. (Francesco Guadagnuolo - Roma, ottobre 2018). 

Ha scritto Giulio Andreotti: «La capacità artistica di Francesco Guadagnuolo in questi ritratti è straordinaria».

Secondo Mons. Sante Montanaro: «Parole e immagini, amalgamate insieme in un affettuoso abbraccio, hanno dato vita ad un unico, suggestivo e magico affresco donde è emersa l’opera   d’arte “vera” del Maestro Francesco Guadagnuolo, che ha reso giovani e uomini maturi partecipi di quello che è​ stato il sublime Magistero e il grande insegnamento di un indimenticabile Papa del XX secolo».