Villa San Giovanni in Tuscia LIBRI

Micaela Merlino ed Angelo Capuzzi

Dopo la prima presentazione al CEDIDO di Viterbo avvenuta il 22 Giugno, e la commemorazione del I Centenario della morte di Mons. Simone Medichini svoltasi il 23 Giugno a Villa San Giovanni in Tuscia con l’affissione di una targa, ieri 25 Giugno sempre a Villa San Giovanni in Tuscia all’interno della chiesa di Santa Maria della Neve, a cura dell’Associazione Scientifico-Culturale “Antiqua Tellus-Centro Studi Mons. Simone Medichini”, si è svolta la seconda presentazione del libro dei ricercatori Micaela Merlino e Angelo Capuzzi “Mons. Simone Medichini (1831-1916). Sacerdote esemplare, scienziato illustre e archeologo nella Tuscia del XIX secolo”.

L’opera è stata presentata dal Dott. Geologo Giancarlo Ventura, che è anche l’autore di un articolo dedicato agli studi di Don Simone sul Bulicame di Viterbo, i cui risultati furono pubblicati nel 1904 in una prestigiosa rivista scientifica.

Il Dott. Ventura ha illustrato all’attento pubblico presente le motivazioni che hanno spinto i due Autori ad interessarsi alla figura e all’opera di Mons. Simone Medichini, la “Presentazione” scritta dal Vescovo di Viterbo Mons. Lino Fumagalli, e la corposa ed interessante “Introduzione” di 19 pagine composta dal Prof. Luciano Osbat.

Ha poi fatto alcune riflessioni circa l’enorme ed encomiabile lavoro di ricerca svolto da Micaela Merlino ed Angelo Capuzzi nel corso di tre anni di intenso impegno, il cui frutto è un libro che stupisce per la mole fisica, ben 400 pagine, e per i contenuti storico-biografici analizzati dettagliatamente, con lo scopo di inserire la figura di Mons. Medichini all’interno di un più vasto contesto storico-culturale che permette di apprezzare meglio il valore della sua esemplarità sacerdotale, e del suo impegno nel campo delle Scienze Naturali e dell’Archeologia.

Gradito è stato l’intervento della Consigliera Comunale e Presidentessa della locale banda musicale “G. Pacini” Sig.ra Francesca Todini, che ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale, e la presenza di altri Consiglieri Comunali che hanno mostrato interesse per l’iniziativa. Angelo Capuzzi ha poi illustrato le ricerche svolte per ricostruire l’albero genealogico della famiglia di Mons. Medichini, i rapporti che nel corso del tempo lo legarono ai suoi familiari e al suo paese natale.

Mons. Simone Medichini ha sempre amato San Giovanni di Bieda” ha affermato l’Autore “vi si recava spesso per far visita ai suoi parenti, per altre necessità pastorali ed anche in occasione della festa del Patrono San Giovanni Battista. Inoltre era sempre informato di ciò che accadeva in paese, e i fatti annotati nel suo “Diario” permettono di capire che egli fu costantemente un sicuro punto di riferimento per quanti desideravano un suo consiglio, un suo incoraggiamento, per affrontare situazioni difficili o complicate”.

Micaela Merlino ha messo in evidenza che Mons. Medichini fu un sacerdote esemplare per la cura assidua con cui resse la parrocchia di S. Angelo in Spatha a Viterbo, ma anche per il fatto che dimostrò sempre una grande umiltà, come quando rifiutò la carica di Vescovo di Acquapendente perché non era interessato alla carriera ecclesiastica, ma desiderava rimanere nella sua amata parrocchia e voleva continuare i suoi studi di Scienze Naturali.

“Erano tempi molto difficili per la Chiesa e per i sacerdoti” ha dichiarato l’Autrice “perché a Viterbo una parte dei politici e della popolazione mostrava un violento anticlericalismo. Eppure la vocazione di Don Simone restò salda, anzi lui stesso divenne esempio per tutti i suoi parrocchiani di fedeltà al Vangelo e alla sua missione sacerdotale, senza mai un cedimento. Fu anche un ottimo Professore nel locale Seminario, curò la formazione spirituale e culturale di bravi allievi, destinati a brillanti carriere sia ecclesiastiche come nel caso di Pietro La Fontaine, sia laiche, come nel caso di Andrea Scriattoli.

Mons. Medichini fu un vero erudito, e con grande passione si dedicò allo studio della storia e dell’archeologia di Villa San Giovanni in Tuscia e di Viterbo. Gli Autori hanno parlato delle sue ricerche nel centro storico di San Giovanni di Bieda, spesso chiamatovi da quanti scavando per costruire nuovi edifici, o per ristrutturare case e cantine, si imbattevano in resti di antichi muri o in reperti di cui intuivano l’antichità ma che non sapevano interpretare.

Don Simone, allora, raggiungeva in carrozza o con altri mezzi di fortuna il paese, osservava i resti antichi portati alla luce, prendeva appunti, interpretava quanto gli veniva mostrato, dava spiegazioni a quanti gli chiedevano conto di quei “rimasugli”.

Una figura di sacerdote, scienziato e archeologo che non finisce di stupire e che merita di essere ancora studiata. “Siamo molto soddisfatti del lavoro di ricerca che abbiamo svolto” ha dichiarato Angelo Capuzzi “perché scrivere la prima biografia su questo personaggio a cento anni dalla sua morte non è stato compito facile, anzi è stata una vera sfida con noi stessi. Le ricerche sono state molto interessanti, non solo perché sono state svolte in Biblioteche ed Archivi di grande importanza, come quello degli “Ardenti” a Viterbo, o il CNR e l’ “Archivio di Stato” di Roma e di Viterbo, ma anche perché ci hanno permesso di tessere una rete di contatti con Istituzioni ed Enti Pubblici e Privati di Ricerca, con i quali in un prossimo futuro intendiamo collaborare per approfondire lo studio su questo importante personaggio”.

Ci sentiamo in dovere di ringraziare tutte quelle persone che, a diverso titolo, ci hanno incoraggiato nel perseguire questo obiettivo” ha concluso Micaela Merlino “e coloro che con grande disponibilità ci hanno sostenuto in tutte le fasi della ricerca. Una ricerca che è felicemente approdata alla pubblicazione di questo libro, ma che con impegno porteremo avanti per continuare a dar voce a Mons. Simone Medichini, che tanto può ancora insegnarci in molti campi del sapere”.