Viterbo CINEMA
Diego Galli
A nulla sembra essere valso lo sforzo dei produttori di Your Name di presentare con una settimana di anteprima lo scorso dicembre a Los Angeles il film d'animazione; la giuria degli Oscar non sembra aver particolarmente apprezzato l'opera, almeno non abbastanza da permettergli di concorrere al fianco di Kubo e la spada magica, Oceania, La mia vita da zucchina, La tartaruga rossa e Zootropolis, per la corsa alla statuetta dedicata al "Miglior film d'animazione".
Eppure, per la critica e i milioni di spettatori che già si sono recati al cinema, l'opera di Makoto Shinkai è già un successo, al pari dei magnifici anime del grande Miyazaki, tanto da meritarsi un ritorno nelle sale (anche italiane) il 31 gennaio e l'1 febbraio: un bis ben gradito da coloro che vogliono replicare e tutti gli altri che, per un motivo o un altro, non era riusciti a vederlo.
Shinkai, tuttavia, resta una persona infinitamente modesta, addirittura impaurita dal grande successo che il suo film sta riscontrando: "Penso che la gente stia sopravvalutando Your Name, ritengo infatti di non essere assolutamente al livello di Hayao Miyazaki. Onestamente, preferirei davvero che Miyazaki non vedesse il mio film, perché ne noterebbe immediatamente tutti i difetti.
[…] Ci sono state delle cose che non sono stato in grado di fare […] Per quel che mi riguarda, questo film è incompleto, non è ben equilibrato. La trama va bene, ma il film non è perfetto".
Ancora una volta, quasi come a replicare la vicenda con Leonardo Di Caprio, la giuria degli Oscar non sembra essere per nulla in accordo con il pensiero del pubblico che resta in ogni caso sereno, certo di un futuro ritorno di Makoto Shinkai con un nuovo film di animazione, magari ancora più bello e completo di Your Name, tanto da valergli almeno una delle tanto sfuggenti statuette.
Diego Galli
