Viterbo CINEMA e VIDEO
Diego Galli

Da qualche giorno è ormai nei cinema italiani, e di tutto il mondo, La Mummia, reboot cinematografico del plurigettonato personaggio proveniente dall'immaginario horrorifico collettivo, riesumato questa volta dal regista Alex Kurtzman.

Nonostante la critica e il box office statunitense non abbiano deciso di premiare questo nuovo prodotto, ben differente da La mummia di Karl Freund che nel 1932 diede origine al mito, la pellicola dell'esperto sceneggiatore (Star Trek, The Island, Mission Impossible III, Transformers... ) pare aver convinto il pubblico vero e proprio, abbastanza da assicurare l'avvio di quello che la Universal definisce "Dark Universe".

Cos'è il Dark Universe?

Cavalcando l'onda del successo del Marvel Universe, lunga serie di film dedicati ai supereroi collegati tra loro da un filone narrativo, Universal Studios ha deciso di accendere una miccia collegata a un materiale potenzialmente esplosivo, ma anche piuttosto pericoloso.
A minare le fondamenta del grande progetto vi sono infatti molti nodi che potrebbero complicare notevolmente le cose, tra tutti i costi (giudicati eccessivi) dell'episodio pilota, La Mummia, che non ha riscontrato il successo pronosticato dai produttori negli States. Poteva andare decisamente meglio, ma si proseguirà sulla tabella di marcia, proponendo, forse, anche delle produzioni a basso costo, comunque di grande effetto (il recente Split ha incassato oltre 130 milioni di dollari costandone poco meno di 10, un esperimento di enorme successo).

Ora, i riflettori mediatici sono puntati al futuro e sui prossimi capitoli cinematografici che presenteranno gli altri "protagonisti" del Dark Universe. Del primo fra questi siamo già a conoscenza di alcuni dettagli precisi: si intitolerà "La Moglie di Frankenstein", uscirà il 14 febbraio 2019 ad opera del regista Bill Condon (Mr. Holmes - Il mistero del caso irrisolto) e vedrà l'attore Javier Barden (Salazar nell'ultimo Pirati dei Caraibi) nei panni del celebre mostro ideato dalla scrittrice Mary Shelley nel primo ‘800.

La storia sarà sicuramente rimaneggiata e modernizzata, visto il focus sulla moglie dello scienziato, ma i presupposti sono già da ora molto interessanti, vista anche l'annunciata presenza del personaggio dell'Uomo Invisibile (che pare sarà interpretato da Johnny Depp). Di lui si tornerà a parlare in un film tutto suo in seguito, già scritto da Ed Solomon (Men in Black, Now You See me).
Nella lunga tabella di marcia vi sono poi almeno tre altri film a base "mostruosa": uno sull'Uomo Lupo (atteso per il 2018 e scritto da David Callaham), uno su un moderno Van Hellsing (che inizialmente doveva essere interpretato da Tom Cruise, poi passato al cast de La Mummia) e uno sul meno conosciuto Mostro della Laguna Nera (per la prima volta apparso nell'omonimo film del 1954, diretto da Jack Arnold). Si attende, infine, anche un nuovo Dracula, visto lo scarso successo di Dracula Untold.

Molti saranno i punti di interconnessione tra le varie pellicole che, poco a poco, andranno a formare una fitta ragnatela di eventi dislocati tutti nello stesso mondo. Tra questi, il più importante sembra quello rappresentato dall'organizzazione denominata Prodigium, una società segreta intravista ne La Mummia e guidata da una particolare rappresentazione di Mr. Hyde (Russel Crowe), che ha permesso di smorzare l’egocentrismo di Tom Cruise. Il Prodigium sarà il fulcro di ogni film, vista la sua apparente ambizione di fermare il male nel mondo, proteggere la società e scongiurare il pericolo generato da ogni mostro dell'immaginario collettivo.

Un futuro horror o fantasy?

I presupposti, nonostante lo scarso successo de La Mummia, sembrano essere (tutto sommato) discreti. La strada è sicuramente ancora lunga e la mancanza di esperienza in fatto di veri horror per il regista Kurtzman si è fatta subito notare. Nel film, azione e brevi momenti da cardiopalma si alternano in maniera fin troppo veloce, lasciando poco spazio all'immaginazione e troppo alla computer grafica. Il risultato finale è comunque soddisfacente per chi non è troppo schizzinoso, e, soprattutto, il film è adatto anche a un pubblico di non soli adulti. Nel frattempo, sappiamo già da ora che la produzione di tutto il Dark Universe sarà nelle mani dello stesso Kurtzman, informazione dalla duplice importanza: se da una parte la trama potrà svilupparsi sotto l’occhio vigile di un esperto sceneggiatore, dall’altra il trend potrebbe continuare sulla falsa riga di quello de La Mummia, un ottimo fantasy… ma pur sempre un fantasy.

Diego Galli

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