Messina
CRONACA LEGGIMI


Se sei stanco di ricorrere ai farmaci allopatici (convenzionali) e vuoi curarti in modo naturale, un’ottima soluzione è rappresentata dall’omeopatia che interviene sulla stragrande maggioranza dei sintomi e della malattia in modo efficace e sicuro.

 

Contrariamente a quanto si pensa comunemente, infatti, la medicina convenzionale non è in grado di ristabilire un corretto e duraturo stato di salute, soprattutto per chi soffre di malattie croniche, dato che si basa sull’impiego di sostanze ad azione sintomatica.

In questo senso, quindi, con la medicina allopatica i miglioramenti ottenuti sono destinati ad essere transitori e seguiti dal rapido ritorno dei sintomi una volta sospesa la loro assunzione.

L’omeopatia considera invece i sintomi come un effetto locale dell’alterazione funzionale di tutto l’organismo sotto l’azione esterna nociva rappresentata da stress ripetuti, traumi fisici e affettivi, o ad intossicazioni legate a uno stile di vita scorretto. Praticamente non esiste organo che non abbia la possibilità di beneficiare dell’uso terapeutico dei rimedi omeopatici.

L’omeopatia infatti offre soluzioni molto efficaci per prevenire o curare i comuni disturbi da viaggio (mal d’auto, mal di mare ecc.), alleviare molti inconvenienti estivi come punture d’insetti, arrossamento da sole, diarrea ecc., con il vantaggio di non procurare effetti collaterali come fanno molti farmaci. Esiste anche la possibilità di utilizzare l’omeopatia come “base” per prevenire malattie o intervenire su disturbi cronici.

In più, le cure omeopatiche possono essere utili a scopo disintossicante o di drenaggio tissutale. Il principio attivo di un farmaco, ovvero le molecole di preparato che agiscono, si misurano in microgrammi, milligrammi, grammi, e di conseguenza è chiaro che la loro resa va di pari passo con la “quantità” di principio attivo presente. Più ce n’è, più si considera potente il medicamento.

La farmacologia moderna ha sposato il criterio quantitativo e ne ha fatto la bandiera del suo operare. Con i farmaci tradizionali siamo nella dimensione del “più” e del “meno”.

Questa premessa tecnica serve a mettere in luce la grande diversità di una disciplina, l’omeopatia, che sin dalla sua nascita ha scelto di orientarsi su una strada assolutamente diversa: quella “qualitativa”.

Infatti questo modello medico-terapeutico nato nei primi anni dell’800, basa la propria originalità ed efficacia su una visione olistica della salute e sull’uso di rimedi (di derivazione vegetale, minerale o animale), scelti appunto per le loro caratteristiche qualitative, cioè in funzione di ciò che li rende unici nel panorama naturale. Inoltre i rimedi omeopatici, al contrario dei farmaci di sintesi, sono tanto più efficaci quanto più si diluiscono.

Ogni rimedio infatti viene più volte diluito in acqua distillata sino a che il principio attivo non si ritrova più, forti della convinzione che così facendo ci si avvicini “all’anima” della sostanza, alla sua essenza che, liberata dal peso della materia, sarà sempre più efficace.

Meno ce n’è, dunque, più il rimedio è potente.

Il fatto che sempre più italiani si affidino a questo tipo di cura mette in luce come stia crescendo la consapevolezza che la salute ha caratteristiche soggettive uniche e che risponde a equilibri sottili da affrontare più con il fioretto che con l’ascia.

dott. Giuseppe Di Prima

Per contattare il dottor Giuseppe Di Prima,
farmacista e naturopata, potete scrivere a:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.