Viterbo CRONACA I contenuti di questo libro meriterebbero di essere maggiormente divulgati con ogni mezzo perché non tutti leggono i libri e questo costa pure poco, 15 euro
Gentile Direttore, dal suo giornale ricevo sempre informazioni utili per vivere meglio la nostra città, e la sua scelta di fare cultura anziché cronaca nera è da premiare.
Ho appreso da La città, infatti, del libro “3 settembre 1986, tutti salvi sotto la macchina” dell’autore Maurizio Pinna, che ho subito acquistato divorandolo in soli due giorni da quanto mi ha catturato e affascinato.
Intanto non sapevo affatto dell’accaduto del 1986 tanto che pensavo di trovare notizie sul fermo di Volo d’angeli.
Sorpresa che ho benedetto perché l’autore, attraverso quell’accaduto dell’86, mi ha fatto entrare in un mondo, per certi versi, sconvolgente che è quello dell’appalto e della costruzione della Macchina di Santa Rosa e mi ha sollecitato delle riflessioni riguardo la presenza della Santa tra di noi, oggi come ieri.
I contenuti di questo libro meriterebbero di essere maggiormente divulgati con ogni mezzo perché non tutti leggono i libri, anche se questo costa poco, e i contenuti, così ben documentati, potrebbero essere di grande insegnamento per tanti che come me credevano di sapere tutto riguardo la festa di santa Rosa, credevano di mostrare a sufficienza la fede verso la nostra Santa ma a ben pensarci facciamo veramente poco per essere riconoscenti alle sue continue manifestazioni prodigiose.
Sul libro ho letto le testimonianze di chi ha ricevuto l’aiuto della Santa, testimonianze che mi hanno fatto venire la pelle d’oca e mi hanno emozionato a tal punto che non ho potuto fare a meno di scrivere per condividere il mio stupore, seguito da immensa gioia, per quanto ho potuto scoprire leggendo quel libro. Certo che quella persona sul timpano della chiesa fa proprio impressione!
A me sembra proprio la Santa, anche se l’autore, forse per pura e doverosa prudenza, lascia che si creda alla testimonianza di chi ci ha visto una fotografa.
Ma apprezzo il fatto e mi associo con l’autore che è concorde, anzi, ne è proprio convinto, che Santa Rosa, ovunque si trovasse, ha messo le proprie mani su quella Macchina che, a dire dei testimoni, era praticamente impossibile da rialzare da quella terribile inclinazione.
Grazie direttore
Evviva Santa Rosa
Erminia Calcati
