Anni '40, Marta - Gita in barca sul Lago di Bolsena (Archivio Mauro Galeotti)

Marta CRONACA APPASSIONANTE

Un’opera discussa che prevede la realizzazione di 600 nuovi posti barca. In tanti si pongono il problema dell’impatto ambientale.

Il nuovo porto di Marta è un tema che appassiona e riscalda gli animi.

E’ così che il quarto appuntamento con ‘Liberi Incontri’, andato in scena lo scorso sabato nella sala consiliare del comune lacuale, ha riscosso un notevole successo.

Alta la presenza ma soprattutto il coinvolgimento e la partecipazione. Non sono mancate le scaramucce, le domande ficcanti agli amministratori intervenuti e un po’ di polemica.

L’obiettivodegli organizzatori, i giovani dell’associazione ‘Libera Voce’ e di RadioGiornale, è stato raggiunto.

Sono stati accesi i riflettori su un tema abbastanza delicato e molto sentito.

L’incontro è stato anche l’occasione per tracciare un quadro più chiaro della vicenda.

Innanzitutto i lavori, al momento sospesi, sono finalizzati alla realizzazione dell’incile del fiume Marta, opera necessaria per evitare l’insabbiamento della foce del fiume stesso.

Il porto è un ulteriore utilizzo che si va a fare sulle barriere dell’incile. La questione rimane comunque delicata, infatti si parla di seicento nuovi posti barca.

Prepotente è uscita fuori la questione dell’impatto ambientale di questa nuova struttura.

Tema su cui si sono espressi l’ingegner Piero Bruni dell’associazione ‘Lago di Bolsena’ ma anche la rappresentante di ‘Italia Nostra’ Elena Hagi. Grande interesse ha destato l’intervento del direttore generale CO.BALB Massimo Pierangeli, che ha spiegato le sofferenze del sistema di depurazione delle acque che finiscono nel lago.

Per l’amministrazione del Comune di Marta sono intervenuti il vicesindaco Maurizio Lacchini e dall’assessore ai Lavori Pubblici Roberto Pesci. L’incontro è stato moderato dal giornalista Giacomo Carioti.