Daniele Cario
Comitato Non ce la beviamo


Viterbo
CRONACA INQUIETA


In meno di 3 ore il comitato “Non ce la Beviamo” ha raccolto 300 firme di adesione alla diffida nei confronti di Talete, di cui 150 già depositate presso la Società.

Con questa azione il Comitato intima alla Società che gestisce il servizio idrico di rispettare gli obblighi contrattuali nei confronti dei cittadini, primo tra i quali quello di fornire acqua potabile, e nelle more della risoluzione del problema chiede il dimezzamento della bolletta.

 

I cittadini sono stati costretti a pagare importi altissimi perché Talete, appena insediatasi, ha imposto una serie di aumenti delle tariffe dell’acqua che nel giro di pochi anni hanno portato a un rincaro della bolletta di oltre il 60%, e tutto ciò per un'acqua inutilizzabile anche per l’igiene personale.

La stessa carta dei servizi di Talete prevede che il gestore somministri acqua per usi potabili, della quale è tenuta ad assicurare la conformità ai requisiti previsti dalle norme vigenti, fino al punto di consegna all’utente.

Durante la raccolta di firme una delegazione del Comitato ha incontrato uno dei responsabili della Società, Luigi Casarin, il quale ha garantito il proprio impegno al fine di prendere rapidamente contatto con gli amministratori e valutare la richiesta.

E’ stato discusso, inoltre, in merito alla garanzia della fornitura del servizio idrico anche in caso di morosità da parte dell'utente. Il Comitato non ritiene legittima qualsivoglia interruzione della fornitura, in quanto si tratta di un servizio pubblico.

Il Comitato rileva, inoltre, una sostanziale violazione contrattuale in merito alla mancata erogazione di acqua potabile, chiedendo che venga al più presto ristabilita la fornitura di acqua potabile presso le abitazioni e, nelle more della soluzione del problema, intima la riduzione tariffaria del 50% delle bollette dell’acqua.

A fronte di un mancato urgente riscontro da parte di Talete, il Comitato si vedrà costretto a ricorrere ad azioni legali e giudiziarie.

Ricordiamo infine al Sindaco di Viterbo che siamo ancora in attesa di risposta circa gli impegni presi dinanzi alla cittadinanza lo scorso 14 dicembre, impegni che qui di seguito si riportano:

-        Dearsenificatore di Monte Jugo: stato dei lavori;

-        Rifornimento porta a porta di acqua dearsenificata per disabili e anziani;

-        Analisi a cadenza settimanale dell’acqua erogata presso i punti di approvvigionamento da parte della ASL e pubblicazione dei relativi esiti.

 PER IL COMITATO NON CE LA BEVIAMO
Daniele Cario