Viterbo CRONACA Dove prenderanno infatti Renzi e soci i soldi del risarcimento, se non dalle tasse?

 

Et voilà, signore e signori! La Consulta ha bocciato la Legge Fornero ed ora migliaia e migliaia di pensionati dovranno essere risarciti per miliardi di euro alla faccia del tecnici competenti.

E dire che il Gattopardo era stato sacrificato proprio sull’altare della meritocrazia di un Monti, fatto per l’occasione senatore, come fece Caligola col suo cavallo. 

Solo che la storia, per una sorta di nemesi, si è incaricata di far vendetta dei luoghi comuni, così che Napolitano, anziché un cavallo, fece senatore un somaro. Somaro lui e la sua truppa di incompetenti, come la signora Fornero, la cui legge ammazzalavoro e ammazzapensionati, alla fine è stata giustiziata e cassata dai giudici della Consulta. E adesso?

Ci sarebbe ben poco da dire e da commentare. Bisognerebbe prendere innanzitutto a calci in culo la Fornero e poi farle sborsare tutti i miliardi come risarcimento della sua incapacità e della sua incompetenza. Altro che governo dei tecnici! Ma intanto il bocconiano Rettore se la gode sui banchi del Senato, pur con la sua faccia da due novembre, mentre alla Fornero nulla sarà chiesto, avendo già provveduto peraltro a farsi gli affari suoi, sistemando la figliola, dopo aver ammazzato lavoro e pensionati.

E il mondo ride. L’Europa ride, di tanta dabbenaggine e scempiaggine. Mentre a piangere e a pagare saranno come al solito gli italiani. Dove prenderanno infatti Renzi e soci i soldi del risarcimento, se non dalle tasse? E se non sarà prelevato dalle tasse, il risarcimento del danno causato dalla Legge Fornero, non costituirà forse il pretesto per aumentare l’IVA, deprimendo così ancora di più un economia allo sbando?

A questo, dunque, è servito il colpo di stato messo in atto a suo tempo dal compagno Napolitano, in barba alla Sovranità popolare ed alle prerogative del Parlamento nei confronti del Governo. E’ servito né più né meno a mettere in mano l’Italia ad una masnada di burocrati al servizio, come il Rettor (Rigor) Monti, delle banche, al loro salvataggio, senza che poi le stesse banche si servissero dei soldi ricevuti per risollevare l’economia reale del Paese concedendo prestiti e mutui. Anzi, queste stesse banche hanno continuato e continuano nelle loro sporche manovre di speculazione finanziaria.

Cosa resta oggi di quel Governo di cosiddetti, sedicenti tecnici? Soltanto disastri, solo disastri. C’era già chi come diversi anni or sono, questi disastri aveva profetizzato, come l’economista prof. Giulio Sapelli.

Vox clamantis in deserto! Ma ora credo che sia giunto il momento di dire basta a tutti, indifferentemente ed indistintamente. Se non ci ribelleremo a questa pletora di dilettanti e cialtroni della politica, subiremo ancora per chissà quanto tempo la dittatura di questo bamboccio (o di altri come lui) al servizio della Merkel, delle dottrine nefasti del ordoliberismus, delle banche, dei burocrati di insensati di Bruxxelles, delle sue politiche scellerate e di tutti coloro che di questo bamboccio fiorentino sono suoi valvassori o valvassini.

Ribelliamoci, prima che questi politicanti inconcludenti e dannosi, ci consegnino tutti al becchino!!

Giuseppe Bracchi

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