Vitorchiano CRONACA Le  serate sono state organizzate in collaborazione con il Comune di Vitorchiano

 

“Sorvegliare e punire. Detenzione e privazione della libertà.”

Questo è il filo conduttore della terza edizione del Tuscia Crime, organizzato dal Centro per gli Studi Criminologici, Giuridici e Sociologici di Viterbo, tenutasi il 27 – 28 – 29 luglio a Vitorchiano.

Le  serate sono state organizzate in collaborazione con il Comune di Vitorchiano, che si è dimostrato molto sensibile alla tematica della detenzione, e che ringraziamo per averci dato l’opportunità coniugare intrattenimento e scienza favorendo così l’informazione e la prevenzione tra i giovani e gli adulti, e con l’Associazione culturale IANUS, sempre molto attiva  e particolarmente attenta alla promozione della cultura in ogni suo aspetto, che ha provveduto all’allestimento del suggestivo giardino del complesso di Sant’Agnese, che ha fatto da cornice ai tre appuntamenti.

In questi incontri sono state trattate le varie sfaccettature del tema della detenzione, passando dalle dinamiche psicologiche della detenzione comune, a quella dei minori, ed infine alla carcerazione politica.

Durante tutte le serate gli interventi degli esperti, ed i film  sono stati introdotti dalla espressiva lettura di Giulia De Amicis di brani tratti da autori che hanno affrontato nelle loro opere gli argomenti trattati.     

I film che si sono susseguiti durante le tre sere sono stati : “The experiment”, “Sleepers” e “Cronaca di una fuga”.

Il primo incontro si è aperto  con i saluti di Rita Giorgi, direttore scientifico del  Centro per gli Studi Criminologici, che ha passato la parola a Daniele Camilli, giornalista e coordinatore del Tuscia Crime, che ha condotto la prima e l’ultima serata.

Finita la proiezione del film “The experiment”, inizia il focus a cui prendono parte alcuni degli esperti che collaborano con il CSC: Claudio Mariani (Criminologo), Paolo Dattilo (psicologo e psicoterapeuta), che illustrano le varie dinamiche psicologiche, sociologiche e criminologiche presenti nel film e Luca Cionco (esperto di comunicazione non verbale) che si sofferma sulle espressioni facciali degli attori per spiegare quante informazioni si trasmettono anche quando si pensa di non comunicare.

Nel secondo incontro, condotto da Rita Giorgi, dopo la proiezione del film “Sleepers”, si parla del rapporto tra adolescenza e detenzione con un focus completamente al femminile, aperto da Teresa Mascolo (direttore Casa Circondariale ‘Mammagialla’ di Viterbo), che era presente anche al primo appuntamento, e che racconta il mondo carcerario, sottolineando la differenza tra quello dei minori e quello degli adulti.

A seguire, intervengono Valentina Tanini (psicologa e psicoterapeuta) e Maria Felicita Pizzi (psicoterapeuta, educatrice carcere) che focalizzano l’attenzione su alcuni aspetti della proiezione, in particolare sul sentimento della vendetta e sull’influenza del contesto sociale nella devianza.

Il terzo incontro si incentra sulla detenzione politica, che viene approfondita da Daniele Camilli, che prendendo spunto dalla proiezione del film “Cronaca di una fuga”, illustra la dittatura argentina e svela i molti collegamenti con le altre dittature sudamericane di quel periodo e le grandi potenze mondiali. 

Tre serate, che il sindaco Nicola Olivieri ed il numeroso pubblico presente ci hanno invitato a ripetere in una seconda edizione, cariche di adrenalina e molto stimolanti anche per chi non è “dell’ambiente”, che ha potuto finalmente conoscere una piccola parte del mondo carcerario che per tanti rimane ambiguo e sconosciuto.

 Il CSC

Centro per gli Studi Criminologici