Viterbo CRONACA Ma è possibile che nessuno si sia accorto che circolare con l'automobile a Viterbo è un rischio?
di Bruno Matteacci

 

Non avrei voluto scrivere quanto sto facendo in quanto il mio interlocutore, il Comune di Viterbo, nella persona del Sindaco, non ci onora di una risposta, ignorando il fatto che lui occupa la poltrona di primo cittadino su espressa volontà del Popolo viterbese del quale  ignora la esistenza.

Siamo giunti al collasso del traffico automobilistico cittadino e tutto per la inerzia degli amministratori preposti a tale assessorato.

E’ da pensare che i nostri amministratori hanno molti problemi da risolvere, in particolare la spartizione delle poltrone e non si sono accorti che le vie della città sono diventate tratti di mulattiere; che la segnaletica stradale va a farsi benedire per la sua inefficacia, che il codice della strada è rimasto inoperoso sotto strati di polvere in qualche sparuto cassetto.

Ma è possibile che nessuno si sia accorto che circolare con l'automobile a Viterbo è un rischio? Ci sono auto in sosta in punti vietati perché non viene rispettata la dovuta distanza di parcheggio agli incroci, obbligando dover transitare contromano per la sosta illegale praticata, in maniera selvaggia, da incauti automobilisti che approfittano della assenza dei Vigili Urbani lungo le vie cittadine. Altro problema che dovrebbe essere risolto con un briciolo di buona volontà è la regolamentazione dei semafori che, in certi punti, come in via Sabotino, hanno dei tempi assurdi.

Per l’ennesima volta ricordo che le strisce bianche, indicanti il divieto di sosta, in via Monte Zebio, sono scomparse e in tale incrocio, spesso, accadono incidenti.

Che dire poi del passaggio pedonale sito in via della Ferrovia, a pochi metri dal sottopasso? Per salvaguardare l’incolumità del pedone è sufficiente spostare lo stesso di qualche metro per poter dare la possibilità all'automobilista di vedere chi attraversa la strada e non di trovarsi a ridosso del pedone a causa dell'errata segnalazione.

Bruno Matteacci