Tarquinia
CRONACA MOBILITA'


Sabato 1 marzo il Comitato per il Diritto alla Mobilità di Tarquinia sfilerà di nuovo in corteo con i trattori in testa sulla SS Aurelia per costruire simbolicamente un ponte che unirà ciò che l’autostrada Tirrenica vuole dividere.

Come è noto infatti il progetto del lotto 6A dell’autostrada non prevede la realizzazione di un ponte alternativo sul fiume Mignone e di fatto toglie ai residenti e a tutti gli utenti l’unico ponte, attualmente in uso alla SS Aurelia.
Il ponte sul fiume Mignone, che il Comitato chiede da anni, è stato inserito solo ora come variante al progetto definitivo del lotto successivo perché riconosciuto come opera di pubblica utilità.
 
La variante che lo include però è ancora in fase di approvazione ed è più che mai importante che i cittadini di Tarquinia facciano sentire ancora una volta la propria voce per chiedere che il ponte venga realizzato ORA, prima che il lotto 6A venga completato e che l’autostrada entri in esercizio. Non ci sono se, non ci sono ma.
 
L’appuntamento per tutti coloro che vogliono difendere il diritto alla mobilità e il territorio della Maremma è alle 13.30 presso la strada vicinale Melledra, dove i partecipanti al corteo si raduneranno per partire alle 14.30 a piedi, con mezzi e trattori in direzione Tarquinia.
 
Il corteo terminerà sulla SP 97 in località Montericcio alle 15.15 dove i partecipanti saranno accompagnati sulla strada vicinale Melledra, dove sarà possibile prendere visione di tutti gli elaborati che riguardano il progetto dell’autostrada Tirrenica e godere un pomeriggio al Presidio del Comitato, in compagnia del nostro fuoco, acceso da quasi 50 giorni, simbolo della difesa del nostro territorio.

Nei giorni scorsi anche la Rai si è occupata del caso con la trasmissione Bongiorno Regione del Lazio che ha fatto raccontare dal vivo il problema creato dalla Tirrenica per l’inadeguatezza delle complanari sostitutive alla SS Aurelia.

Hanno poi mandato in onda le immagini del Presidio sulla strada Melledra Farnesiana e del “Giro di Peppe”, diventato il simbolo della protesta del Presidio del Comitato per il Diritto alla mobilità di Tarquinia.