Blera CRONACA L’iniziativa promossa  dal Comune di Blera, si è aperta con i saluti del sindaco Elena Tolomei
di Luciano Pasquini

 

Il museo “il Cavallo e L’uomo” di Blera, nasce 2002 dalla necessità di recuperare alla conoscenza e alla fruizione gli aspetti culturali inevitabilmente destinati dal tempo all’oblio.

Quali le tradizioni legate all’uso del cavallo e le attività legate alla cultura contadina, proprie della maremma laziale.

Trovano altresì posizione all’interno del museo in un ambiente espositivo interessante e ben curato, sia sotto l’aspetto paleontologico e archeologico, reperti  rinvenuti nell’Etruria che testimoniano sull’arrivo del cavallo e la sua diffusione in Italia.

Una memoria, che la banda del racconto, capitanata da Antonello Ricci, Pietro Benedetti e Olindo Cicchetti, accompagnata dalle percussioni di Roberto Pecci, ha fatto rivivere, ai numerosi presenti, dando voce a racconti di vita quotidiana di: butteri, mandriani, pastori, casari, attori di un mondo che non esiste più, ma che resta comunque un patrimonio culturale prezioso, da conservare e divulgare.

L’iniziativa promossa  dal Comune di Blera, si è aperta con i saluti del sindaco Elena Tolomei, l’archeologo Luciano Santella, conoscitore della realtà locale e Giulia Monaci direttrice del museo, hanno guidato i presenti alla visita dell’intero percorso museale, che  è terminato con un assaggio di prodotti tipici locali.

Testo e foto Luciano Pasquini