Tuscania POESIA Autore della poesia e del quadro è Ennio De Santis per contattarlo chiama il suo cellulare 340.773.44.60

L'agricoltura in ginocchio

Il vecchio, che fa solchi con lo spiedo
sulla cenere, brace che dissalda
sudorazioni in polvere ancor calda,
pare che scriva l'ultimo congedo.

 

Quella legna che brucia, un dì smeralda
era della sua casa il buono arredo,
era piante lasciate per corredo
dai padri; ed ora è legna che si sfalda.

Era piante per scorte al magazzino:
Grano, frutteti, le vivande prime
raccolte nella guazza nel mattino.

Non ci saranno più che le sopprime
che ci governa. Il vecchio pensa chino:
Io vanamente diverrò concime,

Come codesta cenere disciolta.
Semina più non c'è, non c'è raccolta.

Ennio De Santis cell. 3407734460