Tarquinia CRONACA Gli articoli:
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M5S Tarquinia: Mazzola e la maggioranza consegnano l’acqua alla gestione privata, un altro schiaffo alla volontà dei cittadini
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I consiglieri Serafini e Dinelli studino prima di parlare
Richieste di finanziamenti regionali per viabilità, parcheggi e centro storico

 

Nell'ultimo consiglio comunale non si è parlato solo di bilancio di previsione.

L'amministrazione ha infatti consegnato il Servizio Idrico comunale alla Talete S.p.A, e dal 1° luglio prossimo la gestione dell'acqua a Tarquinia passerà nelle mani di una società di diritto privato.

La gestione dell'acqua e la pubblicizzazione del servizio è uno dei temi più cari al M5S e legato all'esercizio della democrazia nel nostro paese. Vogliamo quindi portare all'attenzione dei cittadini due fatti che questa amministrazione ha ignorato (come già dimostrato col voto contrario al nostro ordine del giorno sulla ripubblicizzazione del servizio idrico presentato a maggio del 2015):

  • Con il referendum abrogativo del 2011 sull'acqua pubblica, il 95% di oltre 27 milioni di italiani, (a Tarquinia circa il 96% di 7.500 cittadini) si sono nettamente espressi a favore di una gestione pubblica del servizio idrico (consorzi o aziende speciali) per assicurare un controllo democratico di un bene indispensabile per la vita di ognuno;
  • La "pubblicità" dell'acqua è sancita dalla Legge Regionale n.5 del 2014 "Tutela, governo e gestione pubblica delle acque", che è legge di iniziativa popolare, partita dal basso con la partecipazione attiva di comitati, associazioni, sindaci che hanno depositato la legge in consiglio regionale dove poi è stata votata all'unanimità.

Esiste quindi un chiaro volere popolare che è di fatto ignorato a tutti i livelli istituzionali:

-  dal Governo, che con il Decreto Sblocca Italia sta aggredendo i beni comuni,

-  dalla Regione, che non rende operativa predetta la legge 5/2014

-  ed infine dai Comuni, che chiedono l'affidamento del servizio a società di diritto privato come la Talete spa.

La Talete S.p.A si presenta con una grave esposizione debitoria, nota a tutti, causata da un decennio di mala gestione, a cui tutti i partiti hanno preso parte. E' innegabile come Talete S.p.A. abbia, fino ad oggi, gestito in modo gravemente negligente il servizio idrico integrato, oltre a non aver predisposto ed attuato adeguate misure di contenimento e risanamento del debito.

Ma non è tutto! Il "Piano di Azione per il Rilancio Competitivo Aziendale" predisposto dalla Talete graverà ancora una volta sui cittadini che, come già successo in altri comuni della provincia, vedranno un ulteriore incremento della bolletta dell'acqua. In sostanza è sempre la vecchia storia: a pagare per la gestione scellerata portata avanti dai partiti siamo sempre noi cittadini!

Ma a rendere più chiara la gravità della situazione è il recente avviso pubblico di manifestazione di interesse per l'operazione di partnership di Talete S.p.A. con altre società, ovvero l'apertura ad investitori privati, già caldeggiata dal presidente dell'ATO1 di Viterbo, nonché sindaco di Tarquinia, Mauro Mazzola. Un vero schiaffo a tutti quei tarquiniesi che nel referendum del 2011 si espressero contro l'affidamento del servizio idrico a soggetti privati o società pubbliche con partecipazione privata.



 

I consiglieri Serafini e Dinelli studino prima di parlare

Il sindaco Mazzola: «Le loro dichiarazioni dimostrano che non conoscono la materia»

«È evidente che i consiglieri Marco Dinelli e Pietro Serafini, non sanno di che parlano». Lo dichiara il sindaco Mauro Mazzola, in riferimento alle affermazioni degli esponenti dell’opposizione sul servizio idrico comunale. «Sarebbe ora che scegliessero meglio i propri suggeritori, per evitare di fare brutte figure. - prosegue il primo cittadino – Anche questa volta avrebbe dovuto leggere con molta più attenzione le carte. Invece sull’argomento fanno solo confusione. Chi ricopre un ruolo importante come quello di consigliere comunale dovrebbe fare molto, molto, di più. Non la solita sterile polemica mediatica fatta per coprire il vuoto di contenuti che ha caratterizzato fino a oggi la loro esperienza politica.

Sul servizio idrico comunale occorre fare un po’ di chiarezza». La legge del 5 gennaio 1994 n° 36, nota anche come legge Galli, aveva previsto che gli enti locali si coordinassero e cooperassero tra loro al fine di riorganizzare la gestione dei servizi idrici a livello di Ambiti Territoriali Ottimali, eliminando gestioni singole, effettuate dai comuni.

Tale principio è stato ribadito dal D. Lgs. 03.04.2006, n. 152 (norme in materia ambientale), che ha abrogato la legge 36/1994. La Regione Lazio, dando esecuzione alle predette disposizioni, con la legge regionale 22 gennaio 1996, n. 6,  ha individuato cinque ATO e il Comune di Tarquinia è stato ricompreso nell’ATO 1 Lazio Nord – Viterbo, costituito da 58 comuni della provincia di Viterbo, 3 comuni della provincia di Roma e dalle Province di Viterbo e Roma. Gli enti facenti parte dell’ATO 1 hanno scelto, quale forma di cooperazione, la convenzione di cooperazione, predisposta secondo lo schema B allegato alla L. R. 6/96 e la gestione del servizio idrico integrato all’interno dell’ATO 1 è stata affidata alla società in house Talete S.p.A., società interamente pubblica partecipata dagli enti locali. Il Comune di Tarquinia, negli anni, è stato più volte sollecitato a trasferire la gestione del proprio SII alla società alla quale è stato affidato il SII dell’ATO 1 e già dal 2012 ha rappresentato la possibilità di esercitare i poteri sostitutivi ai sensi dell’art. 172, c. 4, del D. Lgs. n. 152/2006.

Per una serie di problemi il trasferimento del SII del Comune di Tarquinia è stato più volte rinviato e la Regione Lazio ha continuato ad inviare lettere per sollecitarlo, minacciando in forma sempre più forte il commissariamento in caso di inadempienza. La decisione assunta dal consiglio comunale di Tarquinia nell’ultima seduta del 21.06.2016 di trasferire la gestione del servizio idrico integrato alla società in house Talete, mantenendo la proprietà di reti e servizi, risulta in linea anche con le disposizioni della legge regionale 04.04.2014, n. 5, che in particolare all’articolo 6 ribadisce che la gestione e l’erogazione del servizio idrico integrato non possono essere separare e devono essere affidate sulla base della normativa europea.

«Serafini e Dinelli studino e si presentino in consiglio comunale con proposte serie. – conclude il sindaco Mazzola – In questi anni ci hanno riempito le orecchie di polemiche utili solo a coprire un triste e preoccupante vuoto di contenuti». 

 



 

Richieste di finanziamenti regionali per viabilità, parcheggi e centro storico

Il sindaco Mazzola: «Presentate richieste per oltre 3milioni e 400mila euro»

 

«Ho presentato alla Regione Lazio richieste di finanziamenti, per oltre 3milioni e 400mila euro, per viabilità, parcheggi e recupero urbano del centro storico». Lo dichiara il sindaco Mauro Mazzola, che prosegue: «Ottenere fondi regionali per realizzare progetti, senza intaccare le risorse comunali, è importante. Abbiamo sempre saputo lavorare per ottenere stanziamenti su interventi utili alla nostra comunità.

 

I risultati parlano per noi. Queste nuove domande di finanziamento riguardano ambiti vitali per la città: dalla sicurezza stradale al sistema dei parcheggi, al recupero del patrimonio architettonico nel centro storico, che è un fiore all’occhiello della nostra Amministrazione». 217mila euro sono stati richiesti per il restauro della chiesa di Santa Maria in Valverde; altri 300mila euro per il rifacimento della pavimentazione e dei servizi tecnologici di vie e piazze del centro storico; 260mila euro per la manutenzione della viabilità comunale; 2milioni e 650mila euro per realizzare parcheggi. 

 

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