Viterbo CRONACA Se avessi la matita del grande Giannelli del Corsera interpreterei la crisi che sta mettendo in un angolo la Gran Bretagna
Piero Carosi

 

Non sono un disegnatore e ammiro molto i commentatori politici che creano con la matita e non con la penna i loro graffianti commenti.

Europa si, Europa no. Il conàto politico che sta scuotendo il nostro mondo già in pericolo per i conflitti civili (si fa per dire) e religiosi che stanno facendo più morti che non una guerra ‘classica’ fatta di frontiere e di tutto il resto che ben immaginiamo stimola molto la mia fantasia ‘disegnatrice’.

Se avessi la matita del grande Giannelli del Corsera interpreterei la crisi che sta mettendo in un angolo la Gran Bretagna e l’intero continente con essa con due figurette che ho in testa grazie a stereotipi ormai consolidati.

La prima: una vecchiettina con un cagnetto al guinzaglio, un fazzoletto color fumo di Londra in testa e, al braccio una busta da supermarket con l’Union Jack sovrastato da un vistoso ‘OUT’.

La seconda: un giovane in bombetta, ombrello (anche se non piove), abito nero attillato e scarpe anch’esse nere e lucide; sottobraccio una copia del Time e un borsello City. Sulla fronte della bombetta spicca un vistoso ‘IN’.

Dimenticavo i visi: la vecchiettina ha l’aria di chi ha appena rotto la teiera del servizio buono e il giovane quella del malcapitato cui hanno rubato l’auto nuova nuova.

Se doveste volere anche un sottofondo musicale, immaginate di sentire il coro di Westminster che canta in maniera inappuntabile il ‘God save the King’.

Dio salvi il Re, certo, il Re prima di tutto ma è ben triste pensare che se il Re si salverà non si salveranno certamente i due eserciti che si sono battuti all’ultimo voto per ottenere cosa? Ridare vita a un mondo incartapecorito, imparruccato, affamato di nostalgie ormai fuori moda, di costumi dismessi, di guide a sinistra, di nebbie imperiali…

Camminano insieme e mentre sul fumetto della vecchiettina si legge: “Finalmente soli” su quello del giovane si legge sempre un “soli!” ma preceduto da un lapidario “Vae”.

Le vignette non pensano ma i disegnatori si ed allora ecco che sta nascendo un’altra vignetta: un immenso mare su cui una folla di extracomunitari si accalca su un gommone alla ci prua, in posizione precaria, una regina stenta a tenersi in piedi mentre guarda un isoletta lontana sulla quale si legge “Lampedusa”.

Questa potrà andare bene per l’edizione di domani.

Piero Carosi