Viterbo CRONACA PIAZZAIOLA CONFARTIGIANATO

Formazione: Si è concluso il corso di formazione per pizzaioli. De Simone, «un successo in termini di ricaduta sociale»

Si è concluso il corso di formazione per “pizzaiolo – Pizza made in Tuscia” organizzato da Confartigianato Imprese di Viterbo in collaborazione con l’ente formativo Yes – Your Educational Solutions.

 

Il progetto, fortemente voluto dall’amministrazione provinciale che ha ideato e finanziato il bando per lo sviluppo occupazionale del territorio, ha visto la partecipazione attiva di 14 stagisti che, grazie alla disponibilità delle aziende associate alla Confartigianato provinciale, hanno potuto investire 120 ore interamente dedicate alla formazione dei mestieri di pizzaiolo e addetto alle vendite.

«I percorsi appena conclusi – spiega Andrea De Simone, direttore dell’associazione – hanno rappresentato un’occasione d’oro per i partecipanti che, a seguito di una dura selezione, si sono aggiudicato un posto nelle classi. Non solo, sia in relazione alle 40 ore di aula, sia entrando nel merito delle 80 ore di work experience in azienda, i corsi hanno attivato un sistema di scambio reciproco tra allievi, insegnanti e imprenditori».

In più di un caso le imprese del territorio che hanno partecipato al progetto mettendo a disposizione i propri locali e la propria esperienza, si sono interessate per l’assunzione di uno o più stagisti che, dal canto loro, hanno avuto la possibilità di specializzarsi in mestieri che registrano una forte domanda e che, per questo motivo, non sono facilmente accessibili per quel che concerne la formazione.

In altre parole, il progetto ideato e finanziato dall’assessorato provinciale alle attività produttive e alla formazione, all’epoca rappresentato dall’assessore Paolo Bianchini, si è dimostrato certamente vincente ma anche foriero di una serie di input che hanno tutte le potenzialità per incidere concretamente sul problema occupazionale nella Tuscia.

«Non ci stanchiamo di sostenere – incalza De Simone – che in momento storico come il nostro flagellato dall’allarme sulla disoccupazione, questi esempi di politica del fare e del fare bene sono fondamentali. Se a seguito dell’impegno profuso nella strutturazione di questi corsi, anche un solo stagista si aggiudicasse un contratto di assunzione allora sapremmo che i corsi hanno raggiunto tutti gli obiettivi dai quali traevano ispirazione».

Come sempre le realtà con le quali l’associazione è venuta a contatto si sono rivelate rappresentative di quell’Italia che ha ancora la voglia e il coraggio di fare impresa e la speranza è che negli occhi di questi 14 corsisti si annidi la luce dei futuri capitani di azienda che contribuiranno al rilancio del territorio.