Viterbo CRONACA CAMMINATA

 

Dalla traduzione: "Arrivo del nostro arcivescovo Sigerico a Roma: per prima cosa al sepolcro del beato Pietro Apostolo: poi a santa Maria Ospizio degli Inglesi...", passando per Bolsena, Montefiascone, Viterbo.

Così inizia il diario scritto dall'arcivescovo di Canterbury, Sigerico detto "il serio", nel 994, tornando da Roma alla sua Diocesi, descrivendo le 79 tappe del suo viaggio percorrendo 1600 chilometri.

 

Si tratta della "Via Francigena" o "via Romea", che tra l'VIII ed il XII secolo è stata la principale via di comunicazione tra Roma ed il Mare del Nord e le sue origini risalgono all'epoca della dominazione Longobarda e che, a partire del IX secolo, viene appunto chiamata "Via Francigena". Di questo si è parlato in sala del Consiglio di Palazzo dei Priori del Comune di Viterbo, venerdì 4 aprile.

L'assessore alla Cultura del Comune Antonio Delli Iaconi ha presentato, infatti, i dettagli della tappa viterbese dell'evento "La via Francigena nel Lazio, tra musica armonia e natura", con l'intervento del sindaco di Formello, Sergio Celestino, di Daniela Pezzola, presidente Pro Loco Formello, Irene Temperini presidente Pro Loco Viterbo, Filippo Carlini presidente Pro Loco san Martino al Cimino ed il coinvolgente Pietro Labate, presidente dell'associazione "Thesan - Terre Etrusche".

Un itinerario della Storia che da Canterbury, quindi, portava a Roma e percorsa per sette secoli da Sovrani, Imperatori, plebi e religiosi, per poi proseguire in Terra Santa.

L'Europa all'inizio del II Millennio fu attraversata così da una moltitudine di pellegrini "alla ricerca della perduta Patria Celeste" e proprio l'accesso a Roma era assicurato dalla via Francigena. Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, l'Appennino, la Toscana ed il Lazio per arrivare a Roma, percorrendo decine di chilometri al giorno.

Un'avventura fascinosa e culturale, un percorso "da dove si parte escursionista e si arriva pellegrino, che nel 1994 è stata chiamata" Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa "e nel dicembre 2004 la Segreteria Generale del Consiglio d'Europa le ha conferito la menzione di "Grande Itinerario Culturale Europeo".

Laura Ciulli