Viterbo CRONACA FERROVIARIA

Visita al Quartiere medievale di san Pellegrino

Trenino Verde Veio-Tuscia, attraverso il cuore del Lazio per riscoprire la bellezza del viaggio lento,  perché sulla Roma Flaminio–Viterbo si dia inizio ad una nuova stagione di sicurezza, efficienza e rispetto del territorio.

Legambiente Lazio insieme al Circolo di Castelnuovo di Porto e in collaborazione con ATAC, ha realizzato oggi la prima edizione del Trenino Verde Veio-Tuscia, un viaggio da Roma Flaminio a Viterbo con il patrocinio della Regione Lazio e del Ente Regionale Parco di Veio.

 

Una esperienza straordinaria pensata allo scopo di incentivare l’uso del treno per conoscere e valorizzare le realtà paesaggistiche e rurali in una giornata di turismo sostenibile ma anche di richiesta di miglioramento della tratta  durante il servizio per i pendolari.

“C’è bisogno di promuovere e incentivare iniziative di riscoperta della bellezza del territorio anche attraverso la ferrovia e con modalità di turismo sostenibile, iniziando in tal modo la riqualificazione della tratta che da Roma Flaminio porta a Viterbo – dichiara Roberto Scacchi direttore di Legambiente Lazio -, una linea con un servizio per i pendolari non certo di alto livello, ma con potenzialità straordinarie dovute anche allo splendido paesaggio che attraversa.

Oggi abbiamo voluto realizzare questo viaggio insieme alla Regione Lazio e all’Atac proprio perché crediamo che anche dalla bellezza del territorio e in momenti come questo i cittadini, le istituzione, i gestori possano e debbano insieme attivare la spinta necessaria per un netto miglioramento delle condizioni di viaggio.”

Durante il percorso gli oltre cento presenti hanno seguito le spiegazioni delle guide storiche sull’importanza dei luoghi attraversati, inoltre si sono alternati interventi di pro-loco, associazioni e cittadini dei comuni limitrofi al tragitto che, partendo da Piazzale Flaminio o salendo man mano, hanno portato avanti una promozione turistica e culturale con brevi letture e intermezzi musicali. I partecipanti all’arrivo a Viterbo hanno poi potuto seguire la visita guidata del centro storico a cura del circolo Legambiente Viterbo.

“Abbiamo voluto mostrare che il treno Roma-Civita Castellana-Viterbo non è solo ritardo, disservizio, incuria e incidenti, ma anche bellezza del territorio – commenta Mita  presidente del circolo Legambiente Castelnuovo di Porto – pensiamo infatti che il rilancio della linea passi dalla riscoperta della bellezza che attraversa e dal considerare il treno un bene comune da rispettare.

Le amministrazioni lungo la tratta facciano poi tutto quanto è possibile per mettere in sicurezza una ferrovia intorno la quale si è cementificato troppo e male, con pessime condizioni nelle aree dei parcheggi di scambio e drammatiche situazioni nei passaggi a livello che vanno assolutamente risolte perché abbiamo visto troppi drammi consumarsi a causa di standard di sicurezza inesistenti".


Roberto Scacchi
Direttore leg.Lazio

VEDI LE FOTO CLICCA QUI