Viterbo DISQUISIZIONI
Claudio Cianchella

“Lo Spirito della legge”

          Molti automobilisti e non, da qualche decennio, hanno compreso, direttamente o indirettamente, in cosa consiste il “Rilevamento di Velocità” praticato con sistemi tecnologici dalle Forze di Polizia, per individuare le infrazioni commesse dai conducenti di veicoli.

           Nei centri urbani solitamente il limite di velocità è di 50 Km orari, mentre in altri territori, in considerazione del tratto viario, i limiti di velocità, più o meno visibili, sono esposti in velocità diverse, con l’impiego di “autovelox” che entrano in funzione allorquando un veicolo supera il cosiddetto limite consentito.

           Fin qui tutto sembra nella norma!

           Ma non a caso il nostro è un Paese definito “Stato di Diritto”, perché ha superato lo “Status Assoluto”! Ebbene è nello “stato di diritto” che le norme emanate dal Parlamento, si ispirano alla Costituzione e diventano esecutive. Ciononostante tutti hanno facoltà di confronto giuridico!

           Varie sono le dottrine in merito ai rilevatori di velocità diffuse nel nostro Paese, ma la scuola di pensiero che emerge è quella orientata ad esaminare il principio che individua “ Lo Spirito della Legge “.

             Nel 1748 Charles-Louis de Sécondat di Montesquieu, considerato uno dei massimi esponenti dell'illuminismo francese e del liberalismo politico moderno, la definiva “De l’esprit des lois” .

              Ma cosa è lo spirito della legge!

           E’ il principio che unifica le regole e le orienta nelle loro posizioni, finalizzate a capire l’uomo nell’esistenza della comunità!

           Capire l’uomo, iscrive la definizione, e rivela inequivocabilmente che la legge deve intervenire all'istante, e qui che la dottrina indugia, “per evitare che il reato venga portato ad ulteriori conseguenze “, come nel caso della infrazione al limite di velocità.

            Spiego.

            Se un “pirata della strada” guida in stato di ebbrezza, sostanze stupefacenti e psicotrope, o semplicemente guida noncurante delle regole, diviene potenzialmente un pericolo per la comunità, dal momento che superare il limite di velocità previsto in quel territorio, costituisce una minaccia per la sicurezza pubblica. Ne consegue che il “pirata” andrebbe fermato subito, perché è in quel preciso momento che il pericolo sussiste, non quando ha parcheggiato l’auto o viene inviata in casa la contravvenzione!

            A tale proposito il legislatore più volte si è pronunciato in tal senso, ed anche la Corte di Cassazione, sul principio che i reati classificati quali Contravvenzioni, sono da considerarsi Istantanei!

           Ne deriva che le infrazioni rilevate attraverso gli autovelox sono illegittime! Infatti, dai rilevatori di velocità installati sulle pubbliche vie autostrade ecc.., l’infrazione viene contestata, come abbiamo anzidetto, quando oramai il pericolo si è già verificato e quindi oramai inesistente!

           Nel contempo dobbiamo necessariamente tenere nella giusta considerazione che quell’ipotetico “pirata” in quella circostanza ed immediatamente dopo, potenzialmente avrebbe potuto provocare chissà quanti e quali incidenti, ivi compresi danni alle persone e cose!

           Purtroppo oramai ci siamo adagiati a questo “Modus Operandi” di rilevamento, abbiamo delegato alla “macchina” gli oneri dell’uomo, ed i morti ed i feriti sulle strade sembrano “bollettini di guerra”, tali da indurre il legislatore ad inasprire le pene ed individuare nuovi reati, quali “Omicidio Stradale” per tentare di sanare una situazione divenuta insostenibile e molto pericolosa per la sicurezza pubblica.

           La norma sarà efficace? Tutti ovviamente speriamo che lo sia, ma come sappiamo la norma è squisitamente repressiva, mentre noi abbiamo la necessità di prevenire, di vedere più spesso sulle strade, la presenza di Polizia, Carabinieri, Polizia Municipale ecc.; operazioni di prevenzione sul territorio, finalizzate ad evitare   che accadano incidenti gravi e gravissimi, e questo può avvenire solamente con la prevenzione e repressione immediata a chi infrange la legge, e non dopo mesi!

             Spesso ascoltiamo risposte inerenti alla carenza di personale…

               Da decenni ripeto “ Unificate tutte le forze di Polizia Italiane“ vedrete che i circa 300mila uomini sono sufficienti per fare prevenzione sul territorio, non limitatamente sugli eccessi di velocità, ma anche in tutti i reati commessi dalla micro-macro criminalità!

Claudio Cianchella

 

 

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

chi è on line

Abbiamo 399 visitatori online

 

 I libri

di Mauro Galeotti

 

Cartonato - pag. 246 - euro 25,00
in esaurimento, per l'acquisto
scrivere alla email spvit@tin.it

Cartonato - pag. 808, a colori
da euro 120,00 a euro 80,00
in esaurimento, per l'acquisto
scrivere alla email spvit@tin.it