Viterbo CRONACA TOTALE

 
Totalitarismo di Hannah Arendt

Si è svolto nel pomeriggio di domenica 6 aprile 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su Le origini del totalitarismo di Hannah Arendt.

Nel corso dell'incontro è stato riassunto il contenuto del libro e sono state lette e commentate varie pagine di esso mettendole in relazione anche con le altre opere arendtiane e con altri rilevanti studi su imperialismo, razzismo e totalitarismo.

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Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha rimarcato come dall'opera di Hannah Arendt si riceve sia un nitido appello all'impegno in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, sia molti adeguati strumenti analitici ed operativi per adempiere a questo impegno contro tutte le menzogne, contro tutte le iniquità, contro tutte le violenze.

E quindi porsi all'ascolto di Hannah Arendt, accoglierne e proseguirne la testimonianza, la riflessione e l'azione, significa scegliere la solidarietà e la democrazia, significa scegliere la nonviolenza liberatrice, significa adoperarsi per il bene comune dell'umanità, significa agire per la pace e la giustizia, per il rispetto della vita, della dignità e dei diritti di tutti gli esseri umani, per la difesa della biosfera casa comune dell'umanità.

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Hannah Arendt è nata ad Hannover da famiglia ebraica nel 1906, fu allieva di Husserl, Heidegger e Jaspers; l'ascesa del nazismo la costringe all'esilio, dapprima è profuga in Francia, poi esule in America; è tra le massime pensatrici politiche del Novecento; docente, scrittrice, intervenne ripetutamente sulle questioni di attualità da un punto di vista rigorosamente libertario e in difesa dei diritti umani; morì a New York nel 1975. Opere di Hannah Arendt: tra i suoi lavori fondamentali (quasi tutti tradotti in italiano e spesso ristampati, per cui qui di seguito non diamo l'anno di pubblicazione dell'edizione italiana, ma solo l'anno dell'edizione originale) ci sono Le origini del totalitarismo (prima edizione 1951), Comunità, Milano; Vita Activa (1958), Bompiani, Milano; Rahel Varnhagen (1959), Il Saggiatore, Milano; Tra passato e futuro (1961), Garzanti, Milano; La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme (1963), Feltrinelli, Milano; Sulla rivoluzione (1963), Comunità, Milano; postumo e incompiuto è apparso La vita della mente (1978), Il Mulino, Bologna. Una raccolta di brevi saggi di intervento politico è Politica e menzogna, Sugarco, Milano, 1985. Molto interessanti i carteggi con Karl Jaspers (Carteggio 1926-1969. Filosofia e politica, Feltrinelli, Milano 1989) e con Mary McCarthy (Tra amiche. La corrispondenza di Hannah Arendt e Mary McCarthy 1949-1975, Sellerio, Palermo 1999). Una recente raccolta di scritti vari è Archivio Arendt. 1. 1930-1948, Feltrinelli, Milano 2001; Archivio Arendt 2. 1950-1954, Feltrinelli, Milano 2003; cfr. anche la raccolta Responsabilità e giudizio, Einaudi, Torino 2004; la recente Antologia, Feltrinelli, Milano 2006; i recentemente pubblicati Quaderni e diari, Neri Pozza, 2007. Opere su Hannah Arendt: fondamentale è la biografia di Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt, Bollati Boringhieri, Torino 1994; tra gli studi critici: Laura Boella, Hannah Arendt, Feltrinelli, Milano 1995; Roberto Esposito, L'origine della politica: Hannah Arendt o Simone Weil?, Donzelli, Roma 1996; Paolo Flores d'Arcais, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1995; Simona Forti, Vita della mente e tempo della polis, Franco Angeli, Milano 1996; Simona Forti (a cura di), Hannah Arendt, Milano 1999; Augusto Illuminati, Esercizi politici: quattro sguardi su Hannah Arendt, Manifestolibri, Roma 1994; Friedrich G. Friedmann, Hannah Arendt, Giuntina, Firenze 2001; Julia Kristeva, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 2005; Alois Prinz, Io, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1999, 2009. Per chi legge il tedesco due piacevoli monografie divulgative-introduttive (con ricco apparato iconografico) sono: Wolfgang Heuer, Hannah Arendt, Rowohlt, Reinbek bei Hamburg 1987, 1999; Ingeborg Gleichauf, Hannah Arendt, Dtv, Muenchen 2000.

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Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso ancora una volta un corale e persuaso sostegno all'iniziativa nonviolenta nazionale "Arena di pace e disarmo" che si svolgerà il 25 aprile all'arena di Verona, sottolineando in particolare la condivisione del motto che apre l'appello di convocazione: "La resistenza oggi si chiama nonviolenza. La liberazione oggi si chiama disarmo".

Solo la nonviolenza può salvare l'umanità.