La Quercia CRONACA CELESTE

 

Il Santuario della Madonna della Quercia a La Quercia (VT)

Tra i tanti benefici che i Viterbesi ricevettero dalla Madonna della Quercia durante la Seconda guerra mondiale, una grazia particolare fu ottenuta da Franco Ragonesi.

Questo giovane si ritrovò a passare per via Quattro Fontane a Roma il 23 marzo 1944, giorno in cui i tedeschi fecero il rastrellamento come rappresaglia per l’attentato subito in via Rasella.

 

Con altri sfortunati fu rinchiuso in uno stanzone in via Tasso. Spogliato di tutto, gli rimaneva appesa al collo, legata con una cordicella, una medaglietta della Madonna

della Quercia, che don Sante Bagnaia, parroco della Madonna della Querciua , aveva donato a tutti i giovani della parrocchia e ai tanti fedeli.

Tutta la notte pregò e baciò quell’Immagine chiedendo aiuto a Colei che gli abitanti di Viterbo e del Viterbese  considerano la “loro” Madre Celeste.

La mattina seguente fu chiamato dal comandante tedesco che gli disse: Sei libero !

Franco fuggì di corsa da Roma e giunto a Viterbo, immediatamente, insieme alla madre, scalzi,  vennero al santuario a ringraziare colei che l’aveva salvato .

(Ricordi personali di Mons.Sante Bagnaia, allora parroco di S.Maria della Quercia, che si trovò presente nel Santuario della Quercia all’arrivo di Franco e della madre).

Gianfranco Ciprini