Viterbo CRONACA
Usb Viterbo Luca Paolocci
“No all'Unione Europea, no alla Nato.” È stato questo lo slogan della manifestazione Eurostop avvenuta sabato 25 marzo a Roma. Il corteo, a cui hanno partecipato più di 10.000 persone ha sfilato pacificamente per le vie della città, ma continua ancora la polemica sui fatti accaduti e sulle azioni della polizia.
La polizia ha assediato il movimento volendolo arrestare sul Lungo Tevere Aventino ma, ogni provocazione è stata respinta e persino i giornalisti che speravano in scene da apocalisse piene di sangue e lacrimogeni sono stati costretti ad ammettere che l'intervento di un così massiccio dispiegamento di forze è stato inutile.
Pierpaolo Leonardi, segretario Usb, ha dichiarato che: “Sabato ha preso parola quel pezzo di popolo non fascista, no sovranista, no xnenofobo, che ribadisce che l'Unione Europea è solo un polo imperialista in competizione con gli Stati mondiali. L'Unione Europea sta riarmando per produrre, il massimo di competizione economica, ai danni delle popolazioni. Abbiamo portato in piazza un'ipotesi di lotta e di organizzazione per l'uscita dall'Unione Europea contro la Nato e lo abbiamo fatto con una piattaforma sociale Eurostop.
La partecipazione è stata importate perché il clima di terrorismo istillato in questi giorni dai mass media, dal Governo e dal Ministero degli Interni ha portato a una disporre un apparato di sicurezza, che forse bisogna tornare a Genova o a Napoli 2001 per vederne uno uguale.
C'è stato uno stillicidio di provocazioni, tutti i pullman provenienti da Pisa da Torino da Napoli sono stati bloccati e perquisiti uno ad uno. Sono stati fotografati i documenti delle persone che volevano partecipare alla manifestazione, rallentando l'arrivo in piazza. Poi c'è stato un tentativo di chiudere la manifestazione qui a piazza della Bocca della Verità. Dopo una lunga contrattazione siamo riusciti a far uscire un pezzo di corto mentre l'altro troncone veniva separato con un intervento pesante delle forze dell'ordine.”
Mentre al Campidoglio si festeggiavano i 60 anni della firma del Patto di Roma, con la partecipazione di 28 capi di Stato, nelle strade della città si manifestava per la democrazia e perché gli stati europei ritornino ad essere soggetti attivi delle politiche che li riguardano.
Usb Viterbo
Luca Paolocci
