Viterbo CRONACA BELLA

 

In questi giorni tantissimi turisti hanno preso d’assalto la Tuscia viterbese, tutti incantati dalle nostre bellezze ma anche sconcertanti dal nostro disinteresse, perché è innegabile che viviamo in un territorio meraviglioso e non ce ne rendiamo conto.

E’ come se vivessimo su un immenso giacimento di diamanti che nessuno si cura di estrarre, ci sarebbe la possibilità di arricchirsi ma preferiamo abbandonare e distruggere quello che potrebbe essere una fonte di guadagno per tutti.

 

Una contraddizione che non è più possibile permettersi, soprattutto in tempo di crisi dove il lavoro non c’è e tocca reinventarselo per ripartire.

Noi di Viterbo Civica abbiamo una meta, vogliamo veder valorizzate le nostre meraviglie, se andiamo a ripulire parchi e strade, se ridipingiamo e puliamo fontane e lavatoi, se organizziamo pic nic e giochi nei parchi cittadini, lo facciamo per puntare l’attenzione sulle meraviglie della nostra terra ma anche per far capire a chi ha mollato l’ottimismo che cambiare è possibile e dipende da ogni singolo cittadino. Quindi non vogliamo applausi, ma vogliamo che ci imitate.


Nella nostra provincia ci sono potenzialità immense per ripartire alla grande e far girare nuovamente l’economia del territorio, è inutile stare in attesa del posto fisso, i tempi sono cambiati, adesso servono l’iniziativa e la voglia di fare. Nel nostro territorio abbiamo terme e ben quattro laghi.

 

Abbiamo montagne, colline, pianure, boschi, fiumi e tramonti mozzafiato. Abbiamo monumenti, anfiteatri, necropoli e borghi stupendi. Abbiamo Castro, la città morta immersa in un bosco, che “potrebbe competere” con Pompei e ci lasciamo crescere i rovi, con lestofanti che rubano particolari architettonici per abbellire ville private.

 

Abbiamo tradizioni gastronomiche da far invidia, basti pensare che l’olio di Vetralla è stato certificato, proprio in questi giorni, come miglior olio del mondo, nel concorso più importante del settore. Abbiamo luoghi che sono stati teatro di avvenimenti storici essenziali, luoghi citati nella Divina Commedia, luoghi che hanno dato i natali a personaggi illustri, altri che sono stati scelti da intellettuali di prima grandezza.

 

Eppure nonostante tutto quello che abbiamo, non siamo capaci di sfruttarlo, siamo terra etrusca e non abbiamo nemmeno un museo che sappia valorizzare reperti d’inestimabile valore, altrove con una singola mostra sugli etruschi fanno milioni di visitatori e noi nelle necropoli ci portiamo a pascolare le pecore.

 

In Spagna grazie ai pellegrini che intraprendono il cammino di Santiago ci campano migliaia di attività commerciali, noi la via Francigena l’abbiamo trasformata in una discarica a cielo aperto. Non abbiamo nemmeno la segnaletica per indicare ai turisti i punti di maggiore interesse in città, mancano le panchine nelle piazze, mancano i bagni pubblici, molti bar sono ancora legati all’idea del riposo pomeridiano.

Viterbo sembra un posto dove in tanti sono alla finestra e pochi cercano di fare, senza alcuna concordia e/o coordinamento..

 

Ci piacerebbe che ci si ritrovasse per condividere idee e non per combattere persone, gruppi, confraternite, associazioni, ci piacerebbe vivere in un posto dove si condivide uno scopo, il benessere di tutti e non solo di alcuni.

 

Ci piacerebbe che si potesse sfruttare la tecnologia in una sorta di bacheca virtuale dove le idee vengono scambiate, implementate, digerite, modificate.

 

Ci piacerebbe che soprattutto i viterbesi, per viterbo, la smettessero di stare a guardare e in una sorta di passaparola, confidano intelligenze costruttive e trovano soluzioni. Ci piacerebbe ...



Che dite, vogliamo svegliarci? Vogliamo capire che se salvaguardiamo e organizziamo il nostro territorio, come compete a una terra a vocazione turistica, forse ci sarebbe lavoro per tutti?