Viterbo CRONACA EVANGELIZZATRICE

 

“Siamo laici associati, corresponsabili della missione evangelizzatrice della Chiesa e ci lasciamo interrogare dal nostro tempo e dalla forza del Vangelo”.

Inizia con una sorta di carta di identità del socio di AC il documento che sarà all’attenzione dei delegati alla XV Assemblea Nazionale dell’Azione Cattolica: un migliaio di giovani e adulti che dal 30 aprile al 3 maggio si troveranno a Roma da tutta Italia per confrontarsi e definire le piste su cui l’Associazione vuole muoversi nel triennio a venire; oltre ad eleggere i membri del Consiglio Nazionale.

 

Per la Diocesi di Viterbo ci saranno il presidente, Pierluigi Vito, il vicepresidente per il Settore Giovani, Giuseppe Boldrini, e la responsabile dell’Azione Cattolica Ragazzi, Isabella Zeloni.

Una partecipazione che vuole essere lo strumento per portare lo sguardo e la riflessione maturati sul nostro territorio: come la necessità di prendersi a cuore le difficoltà delle famiglie, sempre più spesso in crisi per la precarietà esistenziale ed economica cui sono costrette dai meccanismi di una impalcatura sociale ed economica costruita per il consumo e lo scarto, di merci e individui, come sottolineato anche da papa Francesco.

E proprio con Francesco sarà il momento certamente più caloroso di questo appuntamento, quando, conclusi i lavori, la mattina di sabato 3 maggio i partecipanti all’Assemblea saranno raggiunti dai presidenti parrocchiali di Azione Cattolica di tutta Italia per un’udienza speciale con il pontefice. Da Acquapendente a Blera, ci saranno ovviamente anche quelli della diocesi viterbese.

L’Azione Cattolica diocesana di Viterbo

 

IL SALUTO DEL PRESIDENTE NAZIONALE

Come ogni tre anni, l’Azione Cattolica Italiana si è data appuntamento per definire quale contributo può dare alla Chiesa e al Paese.

L’Italia sta cambiando, anche se in modo contraddittorio, non riuscendo ancora a trovare un assetto stabile dal punto di vista delle riforme, istituzionali e socio-economiche, e delle questioni più importanti per la vita delle persone. Poi sta cambiando la Chiesa, perché con papa Francesco siamo stati tutti chiamati a uno sforzo di concentrazione sull’essenziale, a un rinnovato annuncio del Vangelo che fa della sobrietà, della misericordia e dell’accoglienza dell’altro i punti salienti di uno slancio missionario “buono” per i nostri tempi.

Gli ideali non sono “altro” dai fatti, guai se fosse così. Gli ideali sono il filo di speranza, il buono, il “di più” che possiamo e dobbiamo scorgere in ogni fatto personale e sociale. Un filo che, per l’AC, significa perseguire l’attuazione del Concilio Vaticano II, quella visione ecclesiale e laicale che si declina nel servizio a una Chiesa locale, come Viterbo, portandosi nel cuore la Chiesa universale.

Franco Miano
Presidente Azione Cattolica Italiana