Viterbo CRONACA FESTA DI CHI?

 

Alessandro Mazzoli

 

“Il Primo Maggio non è solo la festa dei lavoratori.

E’ anche, oggi più che mai nella storia del nostro Paese, il giorno dell’impegno a favore del lavoro.

Significa che questo è il cuore di tutto, senza occupazione l’Italia non riparte.

Questo è l’impegno che il governo sta portando avanti: ricreare opportunità lavorative. Ma non solo: il Primo Maggio deve richiamare l’impegno a difendere la dignità e i diritti delle persone, il diritto al lavoro ma anche i diritti nei luoghi di lavoro”. Lo afferma Alessandro Mazzoli, deputato del Partito democratico, nel suo messaggio in vista della ricorrenza.

“Negli ultimi anni – dichiara – abbiamo perso migliaia di posti. Parlo di giovani che usciti dall’università si sono visti infranti il sogno di mettere a frutto le competenze acquisite. Parlo di donne e uomini espulsi dal mercato perché la crisi non guarda in faccia a nessuno. Ecco allora qual è la responsabilità di chi amministra e di chi governa a tutti i livelli: rigenerare la domanda di lavoro, ridare un futuro alle famiglie, ai giovani italiani”.

“La crescita della disoccupazione – continua Mazzoli - impone la necessità di invertire la china dell’austerity. Dobbiamo puntare su investimenti produttivi, ridare ossigeno all’economia, speranza a chi il lavoro l’ha perduto, a chi non riesce a trovarlo. Le misure prese dal Governo puntano a rimboccare la strada della crescita. Penso ai 10 milioni di lavoratori italiani che guadagnano fino a 1.500 euro al mese che da maggio riceveranno circa 80 euro mensili in busta paga”.

E ancora: “Penso – conclude il deputato Pd - al job act che prevede un decreto per la  semplificazione dell’apprendistato e sulla facilitazione all’utilizzo dei contratti a termine, insieme a un disegno di legge sugli ammortizzatori sociali.

Oppure, l’eco-bonus per l’edilizia: gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni e l’efficienza energetica in edilizia, nel 2013 hanno creato 340.000 nuovi posti di lavoro, compreso l’indotto.

Sono tutti segnali di un nuovo percorso che l’esecutivo intende dare al Paese, un percorso fatto di crescita, lavoro, rispetto dell’ambiente, benessere ed equità sociale”.