Treia (MC) CRONACA
Paolo D'Arpini

Alcuni di voi non sapranno che attualmente non è lo Stato a emettere la carta moneta,

ma sono delle banche private, sia pur denominate Banca d’Italia od attualmente BCE, che si sono appropriate del diritto di emettere carta moneta per conto dello Stato, il quale a sua volta ripaga questo debito con l’emissione di Buoni del Tesoro che vengono posti in vendita dalle banche stesse guadagnandoci ulteriormente.

Perciò capirete che per risolvere il problema del debito pubblico e degli interessi pagati e restituire allo Stato la sua dignità ed autonomia finanziaria è assolutamente necessario che l’emissione cartacea del denaro ritorni allo Stato. Inoltre siccome attualmente non c’è più alcuna trasferibilità fra la moneta ed il suo equivalente in oro ciò significa che -di fatto- il denaro che circola è semplice carta colorata e che in qualsiasi momento il suo valore convenzionale può scomparire del tutto.

Ma l’argomento che vorremmo trattare è veramente complesso e richiede alcune spiegazioni ed analisi preliminari, perciò iniziamo il discorso con l’analisi di alcune condizioni che hanno portato la nostra Repubblica all’attuale stato di cose.
Il problema è vasto e va affrontato con lungimiranza e con spirito di “comprensione”.

Chi ha detto che i gestori dell’economia finanziaria devono comandare su tutti gli altri? NESSUNO! E’ un sopruso accettato passivamente da una popolazione [europea] senza alcuna dignità. Chi ha stabilito che la BCE deve essere privata? Nessuno. E’ un sopruso. Non solo: Qualora noi e noi soli, italiani, decidessimo di nazionalizzare la Banca d’Italia, potremmo farlo perché, per il principio liberista, nessuno ci può impedire di trasformare l’assetto interno di un Ente che è uno degli azionisti della BCE. Banca d’Italia, ancorché pubblica, cioè di proprietà del Popolo italiano, sarebbe una normale azionista della Banca Centrale Europea.

E’ forse Draghi a controllare la BCE? O i finanzieri internazionali che controllano le Banche Centrali, a partire dalla FED sino alla BCE?

A questo punto non siamo in condizione di poter predire come andranno le cose. Di certo il gioco è pesante. E costellato di omicidi: Alfred Herrausen e Detlev Rowedder, due funzionari economici tedeschi che si opponevano alla sistemazione in senso privatistico della BCE, non manchi a questo elenco anche Wim Duisberg, annegato in una piscina (ex governatore della BCE). Senza dimenticare i morti dell’altra sponda, gli americani Jeffry Picower e i due Kennedy nonché i nostri Aldo Moro e …. Borsellino.

La realtà che stiamo vivendo è del tutto falsa.

Articolo collegato: https://www.terranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Economia-ecologica-signoraggio-debito-pubblico-tasse

 

 

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