Viterbo CRONACA Il peggio, è proprio vero, non muore mai
di Ivano Aidala
Scommettiamo?
E' diventata molto più che una semplice mania.
E' passata dal gioco di pochi e per cose da poco al gioco generale su qualsiasi argomento: sport, cinema, politica, spettacolo, moda, e via scommettendo.
Eh, si! E' proprio la scommessa, diventata addirittura una necessità, un vizio, tanto che sono nati centri per la cura non soltanto per il gioco d'azzardo, ma anche per le popolari scommesse. Lo scopo è quello di salvare chi si sta giocando tutto, dal 'vecchio' lotto - anche questo, per la verità, è cambiato, diventando Super e complicato - alle slot machines davanti alle quali c'è chi parcheggia tutto il giorno e non solo.
Siamo arrivati a dover chiamare quella del gioco e delle scommesse un'attività socialmente pericolosa, tanto che Associazioni Familiari, Province, Sezioni delle ASL ed altre, hanno premiato e premieranno con Certificati di Responsabilità Sociale i padroni ed i gestori di locali pubblici che hanno eliminato - o lo faranno - dalle loro sale il gioco d'azzardo.
E pensare che ci sono anche delle pubblicazioni specifiche a far da guida agli scommettitori per le partite di calcio, per le gare di ciclo, motociclismo ed automobilismo, per i matches di pugilato. E sicuramente non ci si fermerà qui, perché ci attendiamo scommesse su chi sarà il prossimo Presidente della Repubblica, sui prossimi Ministri, e magari sul futuro Papa.
Una delle ultime giocate si riferisce al football: chi sarà il nuovo Presidente della Federcalcio? Albertini è dato a 1.90; Tavecchio a 1,40. Scommetteteci.
Fiumi socialmente pericolosi
A Civita Castellana è stata annullata la tradizionale "Treja Cup" sul fiume omonimo, perché troppo inquinato. Di chi la colpa?
Fermate soppresse
Invece di migliorare il servizio ferroviario, di pulire le vetture spesso luride, di aumentare in qualche modo la qualità dei treni, un aspirante al Premio Nobel per l'intelligenza ha deciso di sopprimere la fermata ad Orte dei treni in partenza da Perugia ed arrivo nella Capitale la mattina e in partenza da Roma per il capoluogo umbro nel pomeriggio. Il peggio, è proprio vero, non muore mai.
Ivano Aidala
