Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio

Viterbo
IMPRESE

Dal Rapporto Movimprese di Unioncamere rilevate le variazioni numeriche delle imprese registrate lo scorso anno. Palombella:
“Dai dati confermate le criticità delle nostra economia. Interessante il dinamismo in settori come il turismo e i servizi”.

Ancora un anno con il segno meno del numero di imprese nella Tuscia.

Lo rivela il Rapporto Movimprese 2013 di Unioncamere condotto da InfoCamere, la società che gestisce il patrimonio informativo delle Camere di Commercio italiane, da cui emerge che nella provincia di Viterbo si è riscontrato un saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni pari al -0,45%, mentrenel Lazio c’è stata una crescita del +1,39% e a livello nazionale del +0,21%.

Complessivamente nel 2013 nella Tuscia sono state 2.321 le imprese iscritte (erano 2.360 nel 2012), contro le 2.494 imprese cessate (erano 2.366 lo scorso anno), con un saldo negativo in termini assoluti di 173 imprese.

“Analizzando questo Rapporto – commenta Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – si confermano  quelle criticità che ormai da troppo tempo stanno colpendo l’economia anche della nostra provincia. Tuttavia se da una parte i dati impietosamente sottolineano le difficoltà, al tempo stesso lasciano intravedere l’evoluzione del nostro tessuto imprenditoriale, in linea con gli stimoli e gli indirizzi forniti dallo stesso Ente camerale.

Mi riferisco nello specifico al settore dell’ospitalità in cui riscontriamo un certo dinamismo in un’ottica di sviluppo della vocazione turistica del territorio. Inoltre c’è fermento anche nei settori del terziario avanzato e dei servizi alla persona, frutto in molti casi di un’auto-imprenditorialità che nasce dalla mancanza di altre prospettive lavorative. Così come non sfugge l’incremento di forme giuridiche più strutturate quali sono le società di capitale capaci di essere più competitive”.

L’analisi settoriale mostra nel settore agricolo,che da solo rappresenta oltre il 30% del totale delle imprese registrate, una diminuzione di oltre il 4%. Le attività manifatturiere registrano un calo dell’1,2%, mentre per il trasporto e magazzinaggio la diminuzione è stato più contenuta (0,8%). Tengono il commercio, le cui imprese rappresentano oltre il 22% delle imprese della Tuscia, con +1,3%, e le attività finanziarie ed assicurative con un +4,3%.

Il settore delle costruzioni, che negli ultimi tempi ha risentito della crisi in maniera consistente, vede ancora diminuire il numero delle imprese, passando dal -1,2% nel 2012 al    -1,73% del 2013. Continua a crescere il settore legato ai servizi di alloggio e ristorazione che mette a segno un incremento di oltre il 5%. Buone prospettive anche nelle attività immobiliari, noleggio,  agenzie di viaggio e attività professionali e tecniche.

In evidenza la crescita del settore per la fornitura di energia elettrica dovuto alla nascita nel nostro territorio di imprese per la produzione di energie alternative.

Per quanto riguarda la forma giuridica delle nostre imprese le ditte individuali diminuiscono dell’1,9% (-1% media nazionale), mentre al contrario le società di capitali fanno registrareun tasso di crescita del 4,4% (in Italia+2,87%). Stazionario è invece l’incremento delle società di persone. A livello nazionale le ditte individuali segnano un -1%, le società di capitali +2,87% e le società di persone un -0,74%.

Attualmente nella provincia di Viterbo le società di capitale rappresentano il 14,3% del totale delle imprese registrate, le società di persone rappresentano il 16,8% mentre le imprese individuali vedono ridurre la propria quota al 65,4%, residuali le altre forme 3,4%.

 

NUMEROSITÀ DELLE IMPRESE NELLA PROVINCIA DI VITERBO (ATECO 2007)

Settore

Stock al 31.12.2013

Quota % del settore sul totale

Saldo annuale dello stock

Var. % annua dello stock

Agricoltura, silvicoltura pesca

11.806

31,24%

-500

-4,1%

Estrazione di minerali da cave e miniere

53

0,14%

-1

-1,8%

Attività manifatturiere

2.164

5,73%

-27

-1,2%

Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria

33

0,09%

2

6,5%

Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gest.

56

0,15%

3

5,7%

Costruzioni

5.244

13,87%

-65

-1,2%

Commercio all'ingrosso e al dettaglio;

8.400

22,22%

108

1,3%

Trasporto e magazzinaggio

600

1,59%

-5

-0,8%

Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

2.216

5,86%

116

5,5%

Servizi di informazione e comunicazione

457

1,21%

23

5,2%

Attività finanziarie e assicurative

558

1,48%

23

4,3%

Attività immobiliari

799

2,11%

62

8,3%

Attività professionali, scientifiche e tecniche

637

1,69%

1

0,2%

Noleggio, ag. di viaggio, servizi per  imprese

798

2,11%

46

6,1%

Istruzione

100

0,26%

3

3,1%

Sanità e assistenza sociale 

139

0,37%

9

6,9%

Attività artistiche, sportive, di intrattenimento

351

0,93%

27

8,2%

Altre attività di servizi

1.211

3,20%

25

2,1%

Imprese non classificate

2.175

5,75%

-43

-1,9%

Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese

 

Percentuale di imprese per natura giuridica

FORME GIURIDICHE

2010

2011

2012

2013

Ditte individuali

67,3%

66,8%

66,1%

65,4%

Società di persone

17,0%

16,9%

16,9%

16,8%

Società di capitali (spa, srl, sapa)

12,7%

13,2%

13,8%

14,3%

Altre forme

3,0%

3,1%

3,2%

3,4%

Totale

100,0%

100,0%

100,0%

  100%

 

 

 

 

 

Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese