Viterbo CRONACA dolce

 

Il capoluogo si prepara a festeggiare Santa Rosa e le pasticcerie della città rendono onore alla tradizione.

Le note del tradizionale motivo dedicato alla santa cominciano a risuonare per le vie di Viterbo, canticchiate da grandi e piccini e il fervore che caratterizza l’attesa cresce di minuto in minuto mentre Viterbo si prepara per il passaggio della macchina.

Ai colori settembrini e ai tipici suoni della festa del 4 settembre si aggiungono gli odori e i sapori delle pasticcerie della città, anche loro impegnate ad accogliere la santa patrona.

Così, mentre l’Antica Latteria, storica gelateria viterbese, dedica il gusto di fine estate – “crema dei Facchini” – agli eroi che ogni anno trasporta la famosa Macchina, da quest’anno patrimonio UNESCO, il Forno Fiore pubblica sulla propria pagina di Facebook le foto di decine e decine di dolcetti appena sfornati pronti per la merenda dei Facchini ai quali si aggiungono i maritozzi di Santa Rosa e quelli del Facchino e del mini-Facchino.

«I nostri artigiani si lasciano ispirare ogni anno dal particolare clima che solo le celebrazioni in onore di Santa Rosa sanno creare – spiega Andrea De Simone, direttore di Confartigianato Imprese di Viterbo - .

È un momento magico per Viterbo, durante il quale i cittadini riscoprono le proprie radici culturali e si stringono tra loro spinti da un sentimento di condivisione che risveglia l’intero territorio. Solo il saper fare artigiano è in grado di descrivere queste sensazione attraverso prodotti artistici che sanno cogliere le mille e una sfaccettatura della festa della santa patrona. Le realizzazioni dei nostri pasticceri sono un esempio della maestria con la quale gli artigiani rendono omaggio alla tradizione».

Immancabile il pane di Santa Rosa della Pasticceria Casantini, tipico dolce realizzato con la pasta del panettone arricchito con nocciole e gocce di cioccolato realizzato ad arte da Virginio, Katia e i pasticceri della nota bottega di via Cairoli. Presente all’appello la pasticceria Catanese che, come ogni anno, rinnova la tradizionale distribuzione, ad opera del Sodalizio, dei Facchini di marzapane ai bambini ricoverati nel reparto di pediatria di Belcolle.

«I nostri maestri pasticcieri hanno saputo declinare il loro saper fare artigiano inventando dei modi diversi per festeggiare la Santa. Del resto l’artigianato è proprio questo: il sapere della tradizione che, interpretando il presente, si rinnova senza dimenticare il passato. È questo il patrimonio che dobbiamo difendere senza risparmiarci perché è questa l’imprenditoria di qualità ed eccellenza che ci rappresenta con orgoglio».

Con le dolcezze dei nostri pasticcieri dedicate a Santa Rosa e ai suoi Facchini, non ci resta che unirci al coro gioioso che grida Evviva Santa Rora! Evviva i Facchini!

 

 

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