Lubriano TEATRO Il genere è il “noir”, che Durrenmatt prima e Zucchi dopo, hanno trasformato in un gioco teatrale pieno di rimandi e di riflessioni

 

Augusto Zucchi

Per Teatri in movimento, l’Officina culturale della Regione Lazio I porti della Teverina, propone domenica 26 ottobre alle ore 18,00 al Teatro dei Calanchi di Lubriano, in esclusiva per il viterbese, il nuovo spettacolo della Compagnia Frosinone Teatro, ispirato a Il Giudice e il suo Boia di Friedrich Durrenmatt, “L’Assassino e il suo doppio”, adattamento e regia di Augusto Zucchi.

Il genere è il “noir”, che Durrenmatt prima e Zucchi dopo, hanno trasformato in un gioco teatrale pieno di rimandi e di riflessioni, senza tuttavia rinunciare a nessuno degli elementi del genere poliziesco. Il gioco crudele del gatto con il topo, che è il tema peculiare di questa vicenda, allude a quel rapporto d’inscindibilità fra vittima e carnefice che rappresenta il motivo costante dell’autore Svizzero. Uno dei temi del lavoro è il concetto di giustizia.

E’ possibile punire un uomo per un crimine che non ha commesso, solo per ottenere giustizia rispetto a un delitto passato?  Il tema è affrontato in modo filosofico, lasciando agire il commissario Bärlach, molto malato e ormai prossimo alla fine dei suoi giorni, interpretato magistralmente da Augusto Zucchi, secondo la propria concezione di giustizia.

Egli si assumerà la responsabilità di giudicare davvero scegliendo tra molti il boia a cui affidare l’esecuzione della propria sentenza. Il lavoro di adattamento riduce il numero dei personaggi a quattro, moltiplicando ulteriormente, in questo modo, il gioco degli specchi e delle tante facce di una stessa medaglia.

Oltre ad Augusto Zucchi troviamo in scena Fabrizio Vona nei panni del boia, Fabrizio Bordignon, nel doppio ruolo del Criminale Gastmann e dell’avvocato di se stesso ed Eleonora Tiberia nel ruolo della segretaria del Commissario, una sorta di badante e confidente. Augusto Zucchi si diploma come attore alla scuola del Teatro Stabile di Genova con Luigi Squarzina, nel 1968 e nel 1971 si diploma come regista all’Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D' Amico".

Ha diretto e interpretato numerosi spettacoli tratti da testi classici e contemporanei collaborando con cooperative, compagnie e teatri stabili.

Lo spettacolo essenziale e scandito con un ritmo incalzante alla maniera del racconto Giallo, si avvale di musiche che rimandano alla letteratura cinematografica del genere.

Uno spettacolo di grande energia e grandi emozioni, che tiene il pubblico con il fiato sospeso. Da non perdere domenica 26 ottobre al Teatro dei Calanchi.

Com’è consuetudine del Teatro dei Calanchi, la serata si chiuderà con un buon bicchiere di vino chiacchierando con gli interpreti. Ingresso interno € 10, ridotto 8. Info: 348 0306158 - 3471103270.

 

 

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