Viterbo CRONACA

Se ne parla a Viterbo in un corso di formazione promosso dall’Aioss

 

Stomaterapia e qualità della vita. Per far in modo che questo rapporto non diventi conflittuale, occorre che le diverse professionalità in ambito medico e assistenziale mettano insieme le proprie conoscenze in uno sforzo sinergico.

Questo è l’obiettivo che intende raggiungere il corso di aggiornamento Ecm “Stomaterapia vs qualità della vita: un approccio multidisciplinare”, che si terrà sabato primo di febbraio presso l’hotel Villa Sofia a Viterbo. All’incontro parteciperanno 99 professionisti, tra medici chirurghi e infermieri.

L’iniziativa, organizzata dall'Associazione italiana operatori sanitari di stomaterapia (AIOSS), è finalizzata a promuovere nei partecipanti una maggiore consapevolezza e sensibilizzazione su temi che costituiscono le basi per un progetto terapeutico volto ad accrescere il benessere dell’assistito.

L'AIOSS è nata nel 1982 per volere di alcuni infermieri che si occupavano di assistenza a persone portatrici di stomia, i quali avvertirono la necessità di riunirsi in un'associazione che garantisse la loro crescita professionale e l'aggiornamento continuo.

L’enterostomia è l’esito di un’operazione chirurgica che comporta un’apertura della parete addominale per mettere in comunicazione l’apparato intestinale con l’esterno. In molti casi la stomia è l’unico modo per sopravvivere a una malattia o a un incidente. Il numero di pazienti stomizzati nella Tuscia, come nel resto d’Italia, è in significativa crescita e questo comporta una naturale riflessione sulle azioni che possono essere messe in campo per intervenire sulla qualità della vita delle persone che hanno subito questo tipo di intervento, sicuramente invasivo.

Occorre anche considerare che la discordanza delle azioni rispetto ai criteri di buone prassi nel processo finalizzato al confezionamento chirurgico della stomia accresce i fattori di rischio di complicanze precoci e tardive e influenza negativamente il decorso post operatorio.

Per questa ragione la pianificazione e la realizzazione dei processi clinici e chirurgici presuppongono sinergie organizzative e operative che devono essere condotte ai principi del lavoro multidisciplinare. Solo in questo modo sarà possibile offrire al paziente stomizzato un percorso orientato al raggiungimento di efficaci obiettivi terapeutici e riabilitativi e il recupero di una qualità della vita soddisfacente.

Il corso di formazione, che sarà presieduto dal presidente nazionale dell’Aioss Gabriele Roveron e dal direttore dell’unità operativa di Chirurgia generale dell’ospedale di Belcolle Raffaele Macarone Palmieri, vedrà la partecipazione di numerosi professionisti del settore provenienti dalle principali strutture sanitarie nazionali.