Messina CRONACA Considerazioni all'articolo Cani: chi adotta e chi spaventa. Cittadini vittime di abusi e multe oltremodo salate elevate da imperturbabili volontari zoofili

 

Oggi leggendo questo articolo, mi è crollato il mondo addosso e non ho neanche la disponibilità delle Unità cinofile per salvarmi.

Quando tempo fa, giorni o secolo, ho letto per la prima volta “Lacitta”,  caduto sul mio schermo non so come, ho avvertito la rara sensazione di simpatia ed ho continuato.

Ho trovato persone interessanti con le quali dialogare e qualche amico con affinità di interessi, animali in particolare. Mi sono permesso di dare qualche consiglio e ho cercato di importare a Messina quel che ci mancava, copiando le manifestazioni mondane (cene e  spettacoli) che apportano utilità per lo sviluppo del benessere degli animali.

Avevo notato anche una buona formazione di volontari ed ero sicuro che con il loro entusiasmo e soprattutto con il loro sacrificio si sarebbero raggiunte mete insperate.  

Sono loro, i volontari che si sacrificano, che debbono far impostare al Comune il buon andamento del settore, collaborando con l’assessore addetto e se necessario anche con manifestazioni di protesta in sede Comunale. 

A Messina, per prima cosa, abbiamo preteso che gli elementi in funzione di accalappiamento cani e di guardie zoofile  fossero scelti tra gli amatori degli animali.  

Abbiamo ancora negli occhi il maltrattamento e i supplizi inflitti ai cani durante l‘accalappiamento in alcune ben note città.  E teniamo una classifica delle città “SI” e delle città “NO”.  Viterbo stava scalando la classifica proponendosi come, secondo il nostro metro, una città “civile”. 

Adesso, scoprendo che se vengo a Viterbo con il mio cane debbo misurare prima il guinzaglio e poi il “libretto di circolazione” pena fastidiosi incontri e per giunta con soggetti che dovrebbero aiutarmi o difendermi,  credimi, sono sconsolato.  

Non mi aspettavo ciò.

Le guardie zoofile di Messina sono state scelte preparate e promosse per il loro curriculum di salvacani, gattare, ecc. Una di loro è stata addirittura 15 anni or sono una ragazzina mia allieva nel corso di unità cinofile per la protezione civile. Il loro compito è difendere gli animali dalle bestie uomini, gettando alle ortiche la burocrazia.  E a Viterbo invece... pazienza!

Un abbraccio dal sempre amico
Giuseppe Di Prima

Caro Giuseppe, sinceramente ne rimango anche io, l'amore per gli animali non si comanda, lo devi avere nel cuore e chi fa la guardia zoofila non deve pensare solo allo stipendio, è una attività che serve a salvaguardare cani, gatti, uccelli e tutti gli animali.

Credo che un comportamento del genere, come ci descrive l'amico Leonardo De Angeli, tra l'altro autore di un gradevole e intelligente libro "L'anima del cane" uscito in questi giorni, è incredibile.

Ma sono sicuro che non tutte le guardie zoofile hanno tale atteggiamento, almeno spero. (m.g.)

 

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