Il giovane Angelo La Bella

Viterbo CRONACA MARTIRIO  Cry

Nell'ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria, nel pomeriggio di sabato primo febbraio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si è svolta una commemorazione dei martiri delle Fosse Ardeatine, i 335 italiani assassinati dai nazisti il 24 marzo 1944 nella cava lungo la via Ardeatina nei pressi di Roma.

Tra le 335 vittime vi erano anche tredici viterbesi, "otto nativi del viterbese, altri due oriundi e tre che nella nostra provincia svolsero attività partigiana di grande rilievo", su cui notizie essenziali sono fornite dal libro di Angelo La Bella, Rosa Mecarolo e Luigi Amadori, Martiri viterbesi alle Fosse Ardeatine. Per non dimenticare, Anpi, Viterbo, 1995-1996 (libro da cui abbiamo estratto la breve citazione).


La commemorazione faceva parte di una serie di iniziative commemorative e di incontri di studio, riflessione e mobilitazione contro il razzismo in relazione alla celebrazione del Giorno della Memoria della Shoah.

Nei dieci giorni tra il 17 gennaio e il 26 gennaio 2014 si sono svolti altrettanti incontri di studio nel corso dei quali sono stati letti e commentati testi di Theodor W. Adorno, Jean Améry, Guenther Anders, Hannah Arendt, Zygmunt Bauman, Edith Bruck, Margarete Buber Neumann, Albert Camus, Elias Canetti, René Cassin, André Chouraqui, Norbert Elias, Anne Frank, Stephane Hessel, Raul Hilberg, Etty Hillesum, Vladimir Jankélévitch, Milena Jesenska, Hans Jonas, Janusz Korczak, Primo Levi, Emmanuel Levinas, George L. Mosse, Léon Poliakov, i martiri della "Rosa Bianca", Jorge Semprun, Edith Stein, Tzvetan Todorov, Elie Wiesel, Annette Wieviorka, Michel Wieviorka; il 27 gennaio è stata commemorata la figura di Vittorio Emanuele Giuntella; il 28 gennaio sono state commemorate le figure di Vittorio Emanuele Anticoli, Letizia Anticoli e Angelo Di Porto; il 29 gennaio la figura di Mariano Buratti.

Nei prossimi giorni sono previste ulteriori iniziative.

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Ancora una volta è stato evidenziato che il ricordo delle vittime della barbarie nazista costituisce altresì un appello a continuare la lotta contro ogni rigurgito di fascismo, contro ogni ideologia, struttura e prassi totalitaria, contro il razzismo e la guerra, contro ogni forma di oppressione, contro ogni violazione dei diritti umani.

Il ricordo delle vittime della barbarie nazista ha quindi come necessario svolgimento l'impegno qui ed ora: ed in particolare in Italia oggi richiede l'impegno per l'immediata cessazione della scellerata persecuzione razzista dei migranti, e quindi l'impegno per l'immediata abrogazione delle criminali misure, strutture e prassi in cui quella scellerata persecuzione razzista dei migranti viene realizzata tuttora nel nostro paese per responsabilità di governanti golpisti che nel corso degli ultimi decenni hanno imposto abominevoli antileggi hitleriane contro i migranti in flagrante contrasto con la Costituzione della Repubblica Italiana e con il comune sentimento di umanità.

Cessi immediatamente la persecuzione razzista dei migranti.

Siano abrogate immediatamente le antinorme razziste e le pratiche criminali imposte nel nostro paese negli ultimi decenni da scellerati governi golpisti.

Vi è una sola umanità.

Tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà.


Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo


Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/