Vetralla CRONACA DISAGI   Cry

Il Sindaco e l’Amministrazione non possono essere trattati come scudi umani per le inadempienze delle sfere più alte delle Istituzioni


Strada Cassia, prima e dopo

Le piogge torrenziali di questi giorni hanno provocato danni su tutto il territorio della Tuscia, colpendo duramente anche Vetralla. Sono stati due giorni densi di sopralluoghi, in cui uffici e amministratori si sono prodigati, hanno raccolto informazioni e verificato situazioni di pericolo.

Di fronte ad un’emergenza come quella attuale, il primo pensiero del Sindaco va a tutti quelli che hanno collaborato, si sono attivati per tutelare la pubblica sicurezza ed hanno pazientato comprendendo l’eccezionalità dell’evento.

Ma mi corre l’obbligo di rilevare altro.

Si sono prodotti danni di ogni ordine ed entità, che dovremo fronteggiare con le inadeguate risorse di cui disponiamo.

Quello che preoccupa maggiormente l’amministrazione è la condizione in cui versano le strade, principalmente la S.S. Cassia, che pretende interventi immediati e costosi, al di sopra della portata dell’Amministrazione.

Come Sindaco di Vetralla ripeterò fino alla noia un’evidenza che lo Stato sembra aver dimenticato: la Cassia non è una strada comunale, è un’arteria nazionale e come tale andrebbe mantenuta.

L’ottanta per cento del traffico che transita sulla Cassia ogni giorno non è locale, i mezzi pesanti sono la maggiore causa del dissesto che compromette la sicurezza degli automobilisti e la pubblica incolumità, oltre che il decoro urbano e la qualità della vita di chi vive nelle zone contigue alla strada.

Invoco ancora una volta un intervento risolutivo, sia sull’attribuzione della competenza che sul rifacimento a nuovo del manto stradale e delle reti di servizio per il deflusso delle acque.

Se questo ulteriore appello resterà inascoltato, l’unico provvedimento possibile sarà quello di proporre la chiusura della Cassia al traffico pesante e altre limitazioni, con le conseguenze che chiunque può immaginare.

Il Sindaco e l’Amministrazione non possono essere trattati come scudi umani per le inadempienze delle sfere più alte delle Istituzioni.

Sandrino Aquilani
Sindaco di Vetralla