La cava di Strada Signorino negli anni '60 (Archivio Mauro Galeotti)

Viterbo CRONACA

Il Consigliere comunale Marco Ciorba, ha presentato un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i consiglieri di "Oltre le Mura", per l’adesione della città di Viterbo alla candidatura a patrimonio Unesco delle città etrusche con capofila il Comune di Perugia.

Nell’ordine del giorno che richiama l’art.2 comma 6 dello Statuto Comunale, si ribadisce:

che Viterbo è una città di origine etrusca che ricade nei territori della “dodecapoli” etrusca e pertanto può rientrare nell’oggetto della candidatura a patrimonio dell’UNESCO cioè il “sito seriale” rappresentato dalle testimonianze delle città etrusche;

che non si può parlare di civiltà etrusca e città etrusche senza menzionare i maestosi siti e gli inestimabili reperti etruschi del territorio comunale di Viterbo, tra cui Castel d’Asso, Norchia, Ferento etrusca, Musarna o le ciclopiche opere di ingegneria etrusca come la tagliata di strada Signorino;

che Viterbo è il capoluogo di una provincia che ricade interamente nell’Etruria meridionale e dove insistono circa il cinquanta percento delle testimonianze della civiltà etrusca, testimonianze dislocate in quasi tutti i territori dei comuni della provincia, tra cui due delle città della “dodecapoli“ etrusca Tarquinia e Vulci.

Pertanto i consiglieri comunali Marco Ciorba, Maurizio Tofani, Sergio Insogna, Goffredo Taborri, Paolo Simoni e Francesco Moltoni, chiedono al Sindaco e alla Giunta:

di tutelare il patrimonio storico e archeologico della Città di Viterbo ed in particola modo le origini e le testimonianze etrusche del nostro territorio.

di farsi promotori presso il comune di Perugia e il comitato scientifico da questo costituito, dell’adesione della Città di Viterbo alla candidatura delle città etrusche a patrimonio UNESCO.