Viterbo CRONACA PREOCCUPATA
Nei giorni scorsi, diversi cittadini hanno segnalato la loro preoccupazione per il fatto che dai rubinetti delle abitazioni fluiva acqua colorata, un po’ gialla, un po’ marrone, soprattutto nelle zone di Santa Barbara e dell’Ellera, procurando apprensione per gli effetti che, questo stato di cose, poteva avere sull’uso alimentare e non solo.
Dopo qualche giorno, la TALETE forniva una chiarificazione al fenomeno, collegandolo allo straordinario evento meteorologico, in quanto la forte pioggia della scorsa settimana aveva annullato il filtraggio naturale che avviene nel terreno per le sorgenti e che, comunque, si sarebbe attuata una manutenzione straordinaria e un monitoraggio della qualità dell’acqua erogata.
Tutto questo il 3 febbraio scorso e, a tutt’oggi, i cittadini delle zone interessate dall’intorbidimento delle acque, ufficialmente non sanno nulla, non sono stati informati se possono o meno utilizzare l’acqua per bere, cucinare, lavare e quant’altro, situazione, questa, che alimenta ancor di più timori per la salute e una giustificata irritazione per una comunicazione ufficiale che tarda ad essere emessa.
Ebbene, in questa spiacevole evenienza, per il sospetto inquinamento delle acque destinate ad uso potabile, i cittadini avrebbero gradito un sollecito intervento del Comune che, nell’occasione, in primis, doveva inoltrare istanza alla ASL per gli esami di potabilità dell’acqua e, subito dopo, sollecitare il gestore dell’acquedotto per i provvedimenti di competenza.
A questo punto, sig. Sindaco, FondAzione vuole sapere ufficialmente, con tanto di “Ordinanza”, se i 10.000 abitanti di Santa Barbara, che fino a …ieri usufruivano della “potabilità” dell’acqua per la presenza minima di arsenico, possono farlo ancora, oppure rassegnarsi anche loro alla disgrazia patita da buona parte dei viterbesi che, ancora nel 2014, sono costretti a servirsi delle “casette dell’acqua”, un po’ come si era costretti a fare in “tempo di guerra”.
Roberto Talotta
per il Dipartimento Sanità di FondAzione