Orvieto
CRONACA IMPATTO

Il progetto di Geotermia sull’Alfina, a Castel Giorgio, è in fase di Valutazione dell’Impatto Ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente.

Una valanga di osservazioni contrarie (ben 40 osservazioni negative, un vero e proprio record!), sono arrivate da tutto il territorio coinvolto: privati, associazioni, decine di comuni umbri e laziali, la Provincia di Viterbo, la Regione dell’Umbria...

E poi grandi preoccupazioni vengono sempre più manifestate da deputati e da esponenti delle regioni Umbria e Lazio.

In queste osservazioni molto preoccupate vengono sollevate fondate argomentazioni - sostenute da esperti e con dati scientifici -  connesse alla sicurezza dei cittadini, alla deturpazione dei territori, al possibile inquinamento dei  bacini idrici, al forte rischio sismico, ai gravi impatti sul Lago di Bolsena.

E allora noi diciamo: o sono tutti matti e in mala fede, oppure ci sarà qualcosa di fondato se un intero, vasto e bellissimo territorio insorge contro questa minaccia geotermica!.

Gli unici che non se ne accorgono – o fanno finta di non accorgersene – sono i rappresentanti della società che propone l’impianto, che continuano a sostenere, anche i giorni scorsi sui giornali on line dell’area , che invece va tutto bene. Non c’è alcun problema… tutto filerà liscio per il bene nostro.  E per di più dicono che faranno tutto con i loro capitali… e che “ben” il 4% del ricavato andrà ai cittadini attraverso il Comune. Proprio una bella favola…

Certo,  è vero che anticipano loro:  ma si dimenticano di dirci che questa “filantropica” operazione in effetti consente loro un enorme guadagno, di decine e decine di milioni di euro, grazie agli incentivi spropositati concessi dal Governo per questo tipo di impianti. Forse per questo una società del Liechtenstein decide di creare una società in Austria priva di tecnici che poi fonda una società in Italia con capitali minimi e priva di vere e proprie strutture. Una filiera di società che non ha mai, proprio mai, fatto un impianto geotermico.

Cosa avverrà se una società priva di esperienza fa un impianto che poi crea seri problemi – come quelli prospettati dalle popolazioni? Chi se ne assumerà la responsabilità? Ma poi, soprattutto, perché gente estranea al territorio, capitali stranieri, devono venire a metterci a rischio contro la nostra volontà?

Ma perché il Governo  non interviene rapidamente chiudendo questa insana vicenda e aderendo alle giuste preoccupazioni della gente di cui è espressione? Per chi lavora questo Governo, per la propria gente o per le avventure di capitali stranieri? Noi confidiamo che lavori per i suoi cittadini.

Noi certamente non vogliamo l’impianto perché troppo rischioso e impattante sul territorio. Ma se poi dovessero farlo lo stesso in barba all’opinione pubblica, e poi si verifica un incidente, un terremoto, una fuoriuscita di gas velenosi… noi che abitiamo in questi territori dove andiamo a chiedere i danni, dove andiamo a pescare i responsabili e i capitali per risanare i disastri… nel Granducato offshore?

Altro che favolette… è un vero e proprio incubo!.

ASSOCIAZIONI E COMITATI DI CITTADINI DI ORVIETO,TUSCIA E LAGO DI BOLSENA