Il direttore di Coldiretti Viterbo, Andrea Renna

Viterbo CRONACA COLDIRETTI RISCHIO

Prevenire e monitorare, mettendo a punto un sistema snello ed efficiente per tenere puliti i fossi, piccoli e grandi, per tutto l’anno.

Questo l’obiettivo del direttore di Coldiretti Viterbo Andrea Renna.
“A fronte di un territorio provinciale a rischio idrogeologico, con continue frane ed allagamenti, le foglie (e non solo) – spiega Renna - continuano ad ostruire il defluire dell'acqua ai lati di molte strade comunali”.

 

Frutto dell'esperienza, gli agricoltori di Coldiretti Viterbo lavorano ogni giorno per invertire rotta, ottimizzando l'impiego delle risorse esistenti, coinvolgendo sempre di più le imprese agricole nella manutenzione e nel monitoraggio del territorio e stimolando di interventi di famiglie e imprese. Occorre rendere sistematici e coordinati i 'piccoli' interventi.

“Comuni e consorzi di bonifica potrebbero approfittare in modo più concreto dell'economicità dell'intervento competente e affidabile dei mezzi delle imprese agricole (trattori e altri macchinari), ma si può fare di più” continua Renna.

“È necessario mettere a punto un regolamento unico per tutti i comuni del comprensorio della Tuscia, per l'affidamento degli interventi di manutenzione ordinaria alle aziende che operano nella zona e vedono le necessità di intervento quotidiano per favorire e incentivare ancor di più la costruzione di piccole infrastrutture sulle proprietà, come acquidocci, muretti a secco, terrazzamenti e non penalizzare chi sceglie di vivere e lavorare nelle zone più disagiate (collina e montagna, ma non solo”).

La costituzione di un'azienda agricola in altura è garanzia di controllo e manutenzione del territorio. “Non di rado, però, la ristrutturazione anche di un casolare fatiscente è ostacolato da norme di tutela ambientale sulla carta ineccepibili, che nei fatti sono solo un vincolo che frena lo sviluppo. E il territorio ne risente!” conclude Renna.

“Bisogna tutelare l'ambiente ma non occorre concepire la tutela come mera conservazione dell'esistente con decine e decine di norme, affidate al controllo della pubblica autorità, che non ce la fa” – spiega Mauro Pacifici, presidente di Coldiretti Viterbo, che aggiunge: “Occorre dare spazio a individui ed imprese che capillarmente abitano il territorio e ne conoscono i mutamenti”.