Franca Ongaro Basaglia,
pensatrice della liberazione

Viterbo CRONACA

Nella mattinata di martedi' 25 febbraio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' svolto un incontro di studio su "Franca Ongaro Basaglia, pensatrice della liberazione".

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati vari testi estratti dalle opere della grande pensatrice e militante del movimento per la difesa nitida e intransigente della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani e per la liberazione dell'umanita' dalle strutturali ingiustizie e violenze.

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Franca Ongaro Basaglia, intellettuale italiana di straordinario impegno civile, pensatrice di profondita', finezza e acutezza straordinarie, insieme al marito Franco Basaglia e' stata tra i protagonisti del movimento di psichiatria democratica; e' deceduta nel gennaio 2005. Tra i suoi libri segnaliamo particolarmente: Salute/malattia, Einaudi, Torino 1982; Manicomio perche'?, Emme Edizioni, Milano 1982; Una voce: riflessioni sulla donna, Il Saggiatore, Milano 1982; Vita e carriera di Mario Tommasini burocrate scomodo narrate da lui medesimo, Editori Riuniti, Roma 1987; in collaborazione con Franco Basaglia ha scritto La maggioranza deviante, Crimini di pace, Morire di classe, tutti presso Einaudi; ha collaborato anche a L'istituzione negata, Che cos'e' la psichiatria, e a molti altri volumi collettivi. Ha curato l'edizione degli Scritti di Franco Basaglia.

Dalla recente antologia di scritti di Franco Basaglia, L'utopia della realta', Einaudi, Torino 2005, da Franca Ongaro Basaglia curata, riprendiamo la seguente notizia biobibliografica, redatta da Maria Grazia Giannichedda, che di entrambi fu collaboratrice: "Franca Ongaro e' nata nel 1928 a Venezia dove ha fatto studi classici.

Comincia a scrivere letteratura infantile e i suoi racconti escono sul "Corriere dei Piccoli" tra il 1959 e il 1963 insieme con una riduzione dell'Odissea, Le avventure di Ulisse, illustrata da Hugo Pratt, e del romanzo Piccole donne di Louise May Alcott. Ma sono gli anni di lavoro nell'ospedale psichiatrico di Gorizia, con il gruppo che si sta raccogliendo attorno a suo marito Franco Basaglia, a determinare la direzione dei suoi interessi e del suo impegno.

Nella seconda meta' degli anni '60 scrive diversi saggi con Franco Basaglia e con altri componenti del gruppo goriziano e due suoi testi - "Commento a E. Goffman. La carriera morale del malato di mente" e "Rovesciamento istituzionale e finalita' comune" - fanno parte dei primi libri che documentano e analizzano il lavoro di apertura dell'ospedale psichiatrico di Gorizia, Che cos'e' la psichiatria (1967) e L'istituzione negata (1968).

E' sua la traduzione italiana dei testi di Erving Goffman Asylums e Il comportamento in pubblico, editi da Einaudi rispettivamente nel 1969 e nel 1971 con saggi introduttivi di Franco Basaglia e Franca Ongaro, che traduce e introduce anche il lavoro di Gregorio Bermann La salute mentale in Cina (1972).

Dagli anni '70 Franca Ongaro e' coautrice di gran parte dei principali testi di Franco Basaglia, da Morire di classe (1969) a La maggioranza deviante (1971), da Crimini di pace (1975) fino alle Condotte perturbate. Nel 1981 e 1982 cura per Einaudi la pubblicazione dei due volumi degli Scritti di Franco Basaglia.

Franca Ongaro e' anche autrice di volumi e saggi di carattere filosofico e sociologico sulla medicina moderna e le istituzioni sanitarie, sulla bioetica, la condizione della donna, le pratiche di trasformazione delle istituzioni totali. Tra i suoi testi principali, i volumi Salute/malattia.

Le parole della medicina (Einaudi, Torino 1979), raccolta delle voci di sociologia della medicina scritte per l'Enciclopedia Einaudi; Una voce. Riflessioni sulla donna (Il Saggiatore, Milano 1982) che include la voce "Donna" dell'Enciclopedia Einaudi; Manicomio perche'? (Emme Edizioni, Milano 1982); Vita e carriera di Mario Tommasini burocrate scomodo narrate da lui medesimo (Editori Riuniti, Roma 1987).

Tra i saggi, Eutanasia, in "Democrazia e Diritto", nn. 4-5 (1988); Epidemiologia dell'istituzione psichiatrica. Sul pensiero di Giulio Maccacaro, in Conoscenze scientifiche, saperi popolari e societa' umana alle soglie del Duemila. Attualita' del pensiero di Giulio Maccacaro, Cooperativa Medicina Democratica, Milano 1997; Eutanasia.

Liberta' di scelta e limiti del consenso, in Roberta Dameno e Massimiliano Verga (a cura di), Finzioni e utopie. Diritto e diritti nella societa' contemporanea, Angelo Guerrini, Milano 2001.

Dal 1984 al 1991 e' stata, per due legislature, senatrice della sinistra indipendente, e in questa veste e' stata leader della battaglia parlamentare e culturale per l'applicazione dei principi posti dalla riforma psichiatrica, tra l'altro come autrice del disegno di legge di attuazione della "legge 180" che diventera', negli anni successivi, testo base del primo Progetto obiettivo salute mentale (1989) e di diverse disposizioni regionali.

Nel luglio 2000 ha ricevuto il premio Ives Pelicier della International Academy of Law and Mental Health, e nell'aprile 2001 l'Universita' di Sassari le ha conferito la laurea honoris causa in Scienze politiche. E' morta nella sua casa di Venezia il 13 gennaio 2005".

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Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ripetuto alcuni convincimenti profondamente radicati, ricordando ancora una volta quanto piu' volte gia' detto in passato: "Franca Ongaro Basaglia e' stata la piu' importante pensatrice del movimento della psichiatria democratica, con una straordinaria capacita' di cogliere ed enunciare - con sguardo e con voce di donna - gli intrecci cruciali e flagranti (e nondimeno complessi) tra la prassi di liberazione del movimento di lotta contro le istituzioni totali e della concreta presa in carico politica ed esistenziale della solidarieta' con chi soffre, e le altre prese di coscienza, le altre lotte di liberazione: contro il maschilismo, contro il razzismo, contro il colonialismo, contro la violenza delle classi, delle ideologie e degli apparati dominanti.

Ma Franca Ongaro Basaglia e' stata anche una straordinaria traduttrice delle esperienze e delle riflessioni del movimento in attivita' legislativa; la sua azione parlamentare da senatrice della sinistra indipendente e' stata di un concretezza, una coerenza ed un'efficacia esemplari.

Ed e' stata altresi' costruttrice di incontri e sinergie tra culture ed esperienze diverse, tra movimenti di lotta spesso attraversati da contraddizioni (inter ed infra: nelle loro relazioni reciproche ed al loro stesso interno), riuscendo sovente a proporre sintesi chiarificatrici che hanno fortemente contribuito all'illimpidimento e alla crescita dei movimenti, ed alla conquista di decisivi risultati pratici di solidarieta' e di liberazione: risultati sociali, politici, organizzativi e legislativi, ma anche culturali, di consapevolezza e di civilta'.

Franca Ongaro Basaglia e' stata e resta una fondamentale maestra della teoria e della pratica della nonviolenza in cammino".

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Nel ricordo di Franca Ongaro Basaglia le persone partecipanti all'incontro hanno espresso ancora una volta la propria opposizione alla guerra, al militarismo e al riarmo; la propria opposizione alla violenza maschilista e patriarcale; la propria opposizione alle istituzioni totali ed a tutte le logiche e le strutture dello sfruttamento, della spoliazione, dell'abbandono, della persecuzione, della segregazione, della disumanizzazione; la propria opposizione al razzismo ed a tutte le violazioni della dignita' umana.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

 

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo