Viterbo CULTURA COMMEMORATIVA

Don Primo Mazzolari

La mattina di sabato 12 aprile 2014 a Viterbo si e' svolta una commemorazione di Primo Mazzolari, uomo della Resistenza e uomo di pace, nell'anniversario della morte avvenuta il 12 aprile 1959.


La commemorazione e' stata tenuta dal responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", Peppe Sini.

Primo Mazzolari, nato nel 1890 a S. Maria di Boschetto (Cremona), ordinato sacerdote nel 1912, partecipo' alla prima guerra mondiale; parroco tra i poveri, antifascista e uomo della Resistenza, precursore del Concilio Vaticano II; nel 1949 fondo' la rivista "Adesso", svolse un'intensa attivita' di pubblicista e scrittore; e' morto a Cremona nel 1959. E' una delle figure piu' vive della nonviolenza in cammino.

Tra le opere di Primo Mazzolari: naturalmente nell'ambito che particolarmente ci interessa e' fondamentale Tu non uccidere, La Lucusta, Vicenza 1955, ora anche Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo 1991; si veda anche La chiesa, il fascismo e la guerra, Vallecchi, Firenze 1966. Presso La Locusta di Vicenza sono state pubblicate decine di opere di Mazzolari. Vari volumi sono stati pubblicati dalle Edizioni Dehoniane di Bologna. Viaggio in Sicilia e' stato ripubblicato nel 1992 da Sellerio.

Tra le opere su Primo Mazzolari: A. Bergamaschi, Mazzolari, un contestatore per tutte le stagioni, Bologna 1969; L. Bedeschi, L'ultima battaglia di don Mazzolari, Morcelliana, Brescia; AA. VV., Don Primo Mazzolari, Servitium, Sotto il Monte (Bg) 1999.

Per una piu' ampia nota biografica cfr. il n. 901 de "La nonviolenza e' in cammino"; per una bibliografia piu' ampia, il n. 898; molti utilissimi materiali sono reperibili naturalmente nel sito www.fondazionemazzolari.it

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Nel ricordo e alla scuola di don Primo Mazzolari le persone partecipanti alla commemorazione hanno espresso ancora una volta il loro impegno contro il fascismo e contro la guerra, contro le uccisioni e contro le persecuzioni, contro il razzismo e contro la schiavitu', contro la devastazione e la distruzione del mondo vivente.

E svolgendo l'impegno contro la guerra, contro gli eserciti e contro le armi, le persone partecipanti alla commemorazione di don Primo Mazzolari hanno espresso ancora una volta il loro impegno per l'immediata cessazione dell'illegale e sciagurata partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan ed alle altre illegali e criminali missioni militari all'estero che gia' hanno provocato uccisioni di esseri umani; hanno espresso ancora una volta il loro impegno per la smilitarizzazione e la sostituzione dell'apparato militare con i Corpi civili di pace e la Difesa popolare nonviolenta; hanno espresso ancora una volta il loro impegno per il disarmo e la riconversione dell'industria bellica a produzioni esclusivamente civili che non provochino alcun pericolo all'integrita' e alla vita degli esseri umani e degli altri animali; e quindi hanno espresso ancora una volta il loro sostegno all'iniziativa nonviolenta "Arena di pace e disarmo" che si svolgera' il 25 aprile all'arena di Verona, iniziativa il cui appello di convocazione si apre col motto: "La resistenza oggi si chiama nonviolenza. La liberazione oggi si chiama disarmo".

E svolgendo l'impegno contro il razzismo, le persone partecipanti alla commemorazione di don Primo Mazzolari hanno espresso ancora una volta il loro impegno per difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; e quindi per l'immediata abolizione di tutte le scellerate misure razziste, persecutorie e assassine che governi disumani e golpisti hanno imposto in Italia provocando una mole immensa di sofferenze e di morti: impegnandosi in primo luogo per abolire i campi di concentramento, per abolire le deportazioni, per abolire il favoreggiamento della schiavitu' da parte dello stato italiano; e per consentire a tutti gli esseri umani di entrare in Italia in modo legale e sicuro, cosi' sconfiggendo le mafie schiaviste dei trafficanti e facendo cessare le stragi nel Mediterraneo.

E svolgendo l'impegno contro il fascismo, le persone partecipanti alla commemorazione di don Primo Mazzolari hanno espresso ancora una volta il loro impegno per la scelta della nonviolenza: solo la nonviolenza si oppone radicalmente al fascismo e ad ogni violazione della dignita' umana; solo la nonviolenza si oppone radicalmente a tutte le uccisioni e le persecuzioni; solo la nonviolenza si prende cura adeguatamente della biosfera, bene e valore intrinseco ed imprescindibile, e casa comune dell'umanita'.

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La nonviolenza e' la lotta piu' nitida e piu' intransigente contro tutte le violenze e le menzogne, contro tutte le oppressioni e le vilta'.

La nonviolenza e' l'antifascismo vivente.

La nonviolenza e' l'antibarbarie.

La nonviolenza e' il rispetto per la vita.

La nonviolenza e' la forza dell'amore.

La nonviolenza e' colloquio corale e riconoscimento di valore dell'altro.

La nonviolenza e' sinolo di giustizia e liberta', e' responsabilita' che salva le vite.

La nonviolenza e' pace operante.

La nonviolenza e' la degnificazione delle persone e la civilta' umana in cammino.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.


Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo


Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/