Sipicciano EVENTI Lo spettacolo parte #2, perché già c’era stato in passato “Storie di terra #1”, tra musica e narrazione, ci riporta in mondi, non lontani

 

Gianni Abbate

Lunedì 31 agosto alle ore 21,15, per AgriCulture Festival, ideato dal Teatro Null i Porti della Teverina Officina Culturale della Regione Lazio, va in scena in prima assoluta, nel cortile del palazzo Baronale di Sipicciano, “Storie di terra #2” di Gianni Abbate.

Lo spettacolo parte #2, perché già c’era stato in passato “Storie di terra #1”, tra musica e narrazione, ci riporta in mondi, non lontani, anzi vicinissimi, dove il ritmo naturale era ancora presente in noi e i rapporti sociali erano improntati al massimo rispetto e alla solidarietà.

Gli spettatori, coinvolti nella preparazione di un particolarissimo minestrone campagnolo, ascolteranno storie di vita contadina, dove la sera si andava a veglia dai vicini per raccontare e condividere gli avvenimenti della giornata e non per ritrovarsi da soli davanti a uno schermo per subire passivamente pettegolezzi, consigli per gli acquisti, disinformazione o pessime telenovela. “Il superfluo, oramai, è entrato nelle nostre vite” - dice Abbate - “non ne possiamo fare a meno, ci dona un attimo di felicità per poi farci ripiombare nel desiderio di altro superfluo. Storie di terra” vuole (ri)svegliarememoria e sensi, sguardi, gusto, tatto, antiche e nuove emozioni.

Emozioni appartenenti ad un passato non tanto remoto, ma asportate dai nostri petti e dai nostri ventri. Partecipano allo spettacolo oltre a Gianni Abbate, Ennio Cuccuini con musiche dal vivo del M° Fabio Barili. Martedì 1 settembre alle ore 21,30 al MUVIS di Castiglione in Teverina il Festival non può che chiudersi con Veglia d’Amore e DiVino di e con Antonio Damasco e Valentina Padovan del Teatro delle Forme di Torino.

Si tratta di uno spettacolo pronto a mutare ogni sera a seconda del rapporto che si viene ad instaurare con il pubblico e del numero di bicchieri di vino che rimarranno vuoti. Cinque bicchieri di vino per raccontare dell’Amore, in tutte le sue declinazioni: dall’Amore alto, poetico e visionario della testa, fino alla parte più bassa, carnale e terrena del corpo umano. Cinque brindisi per cinque stazioni in cui ogni bicchiere segna una particolare emozione: l'amore più intellettuale, per il popolo, la vita, la libertà; quello più vitale, per il cibo e per il gusto, l'amore più romantico e passionale, per il proprio amato o quello più viscerale, per il proprio figlio; da ultimo l'amore materiale e carnale, pulsione sessuale allo stato puro che abita il basso corporeo.

Uno spettacolo dalle forti valenze "catartiche" che porterà lo spettatore a una sorta di purificazione. Quando l’ultimo bicchiere sarà bevuto, attori e pubblico saranno pronti a vivere una nuova "vijà", veglia. Uno spettacolo che promette bene!

Info: 0761948963 - 3471103270.

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