Viterbo EVENTI Apertura al pubblico dal 30 novembre 2014

 

Acquarossa è il nome odierno, suggerito dalla vicina sorgente di acqua ferruginosa (già conosciuta come l'Acqua rossa), attribuito dagli archeologi a un abitato etrusco, sorto nei pressi della odierna Viterbo,  risalente  alla metà del VII secolo a. C. e  distrutto, forse da un terremoto, intorno al 550 a.C.

La scoperta dell' antico insediamento, caso non unico ma ugualmente eccezionale, ha potuto fornire molte conferme alle ipotesi degli archeologi sulla vita degli Etruschi, che in precedenza era conosciuta solo attraverso le evidenze delle necropoli.

Il sito è stato scavato, tra la fine degli anni ’60 e la prima metà degli anni ’70 del secolo scorso, dall’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma e dalle università svedesi di Göteborg, Lund, Stoccolma e Uppsala, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale. Alle campagne di scavo partecipò, ogni volta che gli impegni glielo permisero, il Re di Svezia Gustavo VI Adolfo, a sua volta fondatore, nel 1925, dell’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma.

Il materiale rinvenuto sul pianoro di Acquarossa indica un’occupazione sparsa dell’area anche precedentemente alle presenze etrusche: in un settore  dell'insediamento infatti, sono emersi resti di capanne della fase finale dell’Età del Ferro e frammenti di vasellame dello stesso periodo sono stati recuperati anche in altre aree.

La caratteristica più importante dell’insediamento è tuttavia costituita da una serie ingente di edifici etruschi, di forma prevalentemente quadrangolare, databili dal 625 al 550 a.C., disseminati sull'intera superficie del pianoro. Tutte le abitazioni erano coperte da tetti di pesanti tegole, con decorazioni dipinte e a rilievo, i cui crolli hanno completamente polverizzato le ceramiche presenti nei sottostanti ambienti.

Nel periodo di vita  Acquarossa  poteva vantare numerosi abitanti ed aveva l’aspetto di una vera città pur non essendo tra le più grandi dell’Etruria meridionale. 

Alle grandi campagne di scavo ricordate, fecero poi seguito indagini archeologiche meno estese, studi sui materiali e pubblicazioni delle ricerche e scoperte, musealizzate nel 1986 nel Museo Nazionale Etrusco di Viterbo, con ricostruzioni a grandezza naturale degli edifici e dei loro elementi.

Oggi, all'esposizione museale, si affianca un percorso archeologico.

Dal 30 novembre 2014 il sito di Acquarossa torna a rivivere con un  percorso archeologico sull'area  che  verrà aperta al pubblico il sabato e la domenica  dalle  10 alle 13 (ultimo ingresso ore 12).

Per visite fuori orario contattare l’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma con almeno un giorno di anticipo telefonando allo 06 3201596, 063201966 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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