Il tram della Roma Nord a La Quercia nel 1913 (Foto Giuseppe Bazzichelli - Archivio Pallotta - Raccolta Mauro Galeotti)

Viterbo
CRONACA VIDEO VIAGGIAMOCI


Gianfranco Lelmi, redattore del quotidiano L'Osservatore d'Italia, noto appassionato della storia della Ferrovia Roma Nord, ci regala tre video, in cui siete saliti tutti voi, per un bel viaggio gratuito sulla linea della Roma Nord.
Si parte da Viterbo per raggiungere la Capitale.

Io ho allegato la storia della storica e affascinante ferrovia che lambisce, accarezza e sovrasta boschi, pianure, città, borgate, ponti.

Mauro Galeotti

Da Viterbo a Roma marzo 2013, riprese di Gianfranco Lelmi,
"Concerto della demenza"
di Vieri Tosatti,
duo pianistico Sebastiano Brusco e Marco Scolastra.
Quartetto Tetraktis
www.vieritosatti.org

 

 

 

 
La Storia della Ferrovia Roma Nord

La Deputazione Provinciale di Roma, in data 27 Giugno 1904, deliberò la concessione ai signori Ryckaert e Renders, per la costruzione ed esercizio della linea tramviaria Roma - Civitacastellana - Viterbo. Fece lo stesso, in data 27 Luglio di quell’anno, il Consiglio Provinciale di Roma.

Nel frattempo a Bruxelles si costituì la Societé tramways et Chemins de Fer de Roma-Civitacastellana-Viterbo.
Quest’ultima, in data 14 Gennaio 1905, stipulò un capitolato con il Comune di Roma per la concessione dell’esercizio dell’impianto della tramvia sul Comune di Roma. Dopo la presentazione del progetto la società, il 27 Aprile 1905, iniziò i lavori di costruzione.

Il 31 Marzo 1906 venne eseguita la prova di affidabilità dei binari e il seguente 23 Settembre venne effettuato il primo viaggio sperimentale. 

L’inizio effettivo dell’esercizio fu il 27 Dicembre 1906 e univa Roma con Civitacastellana, con cinquantaquattro chilometri di ferrovia. In quell’occasione fu stampata una bella Cartolina ricordo. 

Inaugurazione della tramvia elettrica Roma-Civita Castellana con lo stemma di Civitacastellana, quello di Roma, il Monte Soratte e il Forte Sangallo di Civitacastellana, il disegno fu eseguito da M. Felici. Inoltre in un cartiglio è scritto:

Su la vetusta via... / or vola e i doni de la pace porta / l’elettrica energia / e nove accende di commerci forme / ne la fulgida corsa / M. Franci.

Era comunque intenzione della società raggiungere con la ferrovia anche Viterbo e dopo la presentazione del progetto, il Consiglio Superiore dei LL.PP. espresse parere favorevole. Di conseguenza, il 9 Ottobre 1912, venne aperto intanto il tratto ferroviario da Civitacastellana a Fabrica di Roma, di seguito, il 16 Dicembre, quello da Fabrica di Roma a Vignanello.

Il 19 Marzo 1913 fu attivato il tratto Vignanello - Soriano nel Cimino, mentre nel frattempo, il 14 Maggio, a Bruxelles si costituì la Societé des Tramways et Chemins de Fer Rome-Nord e il 10 Giugno 1913, la Societé des Tramways et Chemins de Fer de Roma-Civitacastellana-Viterbo, fu posta in liquidazione.

Il tram della Roma Nord a La Quercia nel 1913 (Foto Giuseppe Bazzichelli - Archivio Pallotta - Raccolta Mauro Galeotti)

 

La nuova società dopo aver ottenuto il riconoscimento in Italia, il 9 Ottobre 1913 aprì all’esercizio la tratta da Civitacastellana a Viterbo. La società il 14 Marzo 1916 stipulò una convenzione che gli consentì la concessione della costruzione della ferrovia a scartamento ridotto Roma-Civitacastellana-Viterbo.

Venne costituita il 27 Luglio 1921 la S.R.F.N., la Società Romana per le Ferrovie del Nord e il 25 Agosto di quell’anno la Societé des Tramways et Chemins de Fer Rome-Nord fu messa in liquidazione.

Dopo la presentazione di un progetto di massima nel Settembre 1927, la società presentò, in data 14 Luglio 1928, un progetto definitivo per la realizzazione dello scartamento ordinario su tutta la tratta.

Eseguiti i lavori, il treno augurale partì da Roma alle ore 8 del 27 Ottobre 1932, tra i presenti d’eccezione è il duce Benito Mussolini, capo del Governo, che addirittura per un tratto guidò il treno.

Giunto a Viterbo il duce dichiarò:
«La ferrovia che abbiamo inaugurato stamane costituisce una delle opere più importanti del decennale fascista ed è anche la prova dell’altezza tecnica raggiunta dall’ingegneria italiana».

Ogni treno era composto di 164 posti a sedere e giornalmente, in ciascuno dei sensi di marcia, l’esercizio offriva una media di 1312 posti suddivisi 1120 di terza classe e 192 di prima.

A Viterbo vennero effettuati i lavori di ricostruzione della stazione dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale e l’inaugurazione avvenne il 24 Maggio 1953.

Mauro Galeotti
dal libro "L'illustrissima Città di Viterbo",
Viterbo 2002

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