Antico Borgo La Commenda CRONACA “Streghe e stregoneria in terra di Tuscia”, l'affascinante tema del prossimo Convivio all'Antico Borgo La Commenda
di Simona Mingolla

Ci avviciniamo ad Halloween e, seppur come festività non ci appartiene (anche se ormai rientra nei festeggiamenti “di moda” anche nel nostro Paese!), perché non parlare di come sul nostro territorio si è diffuso, al di là delle comuni credenze e degli aspetti fantastici, il cosiddetto fenomeno della “Caccia alle streghe”?

L'Europa è stato un immenso rogo fino a quando nel Settecento la ragione si è risvegliata ed il suo sonno “ha finito di generare mostri”. Anche la Tuscia, patrimonio di San Pietro,  ha avuto le sue streghe: donne del popolo vittime e carnefici a sua volta.

Venerdì 16 ottobre dalle ore 20,30 sarà Giancarlo Breccola ad intrattenere i partecipanti alla contestuale cena in cui cultura e gastronomia si fondono armoniosamente per consentire ai commensali di trascorrere una serata in cui è possibile apprendere, scoprire e gustare sapori e abbinamenti spesso dimenticati, oltre che avviare nuove conoscenze grazie alle logistica e dinamica della serata.

Già apprezzato relatore in occasioni analoghe, Breccola è fotografo, storico, polemista e tanto altro ancora. Attualmente pubblica con regolarità sul mensile locale “La Voce” e collabora con vari periodici quali “Biblioteca e società”, edita dal Consorzio Biblioteche di Viterbo, “Il Barbarigo”, “La Loggetta”, “Biblioteche e Dintorni”, “Banca Futura”, “Lunario Romano”.

Oggetto di sue ricerche, e poi libri, è stato proprio il suddetto argomento: “Questo spettacolare genocidio - come lui stesso racconta - le cui cause storiche, so¬ciali, religiose, economiche e politiche sono state attentamente disaminate da molti studiosi, era iniziato verso il XIV secolo, traendo nuove energie dal tra¬sformato spirito evangelizzatore della Chiesa. Regina del folklore orrifico, in tanti racconti delle paure, rimaneva comunque la figura della strega: capace di volare, di attirare tempeste, di far abortire donne e bestie, di guastare i bambi¬ni, di trasformarsi in animale”.

Breccola farà intraprendere ai suoi ascoltatori un viaggio nella “stregoneria locale” attraverso le credenze e le leggende che si sono tramandate nei secoli in Tuscia e che raccontano di “donne diaboliche che non potevano avvicinarsi ai sacramenti; che avevano la facoltà, il martedì e il venerdì, di assumere le forme di un animale, preferibilmente quelle di un gatto o di una capra; che potevano trasformarsi anche in vento ed entrare nelle case attraverso le fessure delle porte e delle finestre”.

Non mancheranno accenni a formule e rituali magici, o a episodi come quelli  delle  “sette ossesse di Onano” e “l'esorcismo di Valentano del 1890”.

E poi, chi è al corrente del fatto che alle Coste, frazione di Montefiascone, nelle vicinanze della chiesa di S. Pancrazio, ci fosse una sorta di “Università della stregoneria” soprannominata Casa del Cempene, “misteriosa costruzione che si diceva venisse rasa al suolo ogni notte ed ogni notte magicamente ricostruita”?
Insomma una serata all'insegna del mistero, fra antropologia e storia, degustando un menu che fino alla fine resterà “occulto”.


Per informazioni e prenotazioni (posti limitati) telefonare ai numeri 0761.263767 - 373.7510399.

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