Celleno CRONACA Progetto di valorizzazione culturale e turistica del centro storico e del territorio

Celleno fine anni '50 del 1900

Celleno riscopre il suo borgo scomparso

Progetto di valorizzazione culturale e turistica del centro storico e del territorio

Venerdì 20 e sabato 21 novembre 2015 il Comune di Celleno presenta una due giorni dedicata alla valorizzazione del suo centro storico e delle opportunità turistiche che ne potrebbero derivare.

Questo evento rappresenta per il paese un momento importante, decisivo, in cui la fase iniziale del progetto prevede il coinvolgimento degli stessi cittadini come protagonisti attivi di questo processo di recupero e di sviluppo economico.

Si comincia venerdì 20 alle ore 16,30 con un incontro nella ex chiesa di san Carlo, adiacente all’antico castello Orsini, in cui verrà presentata ai cittadini l’idea complessiva anche nelle sue linee culturali fondamentali, per poi affrontare in maniera più approfondita l’aspetto della valorizzazione turistica e delle nuove forme di ricettività come l’Ospitalità Diffusa.

Questo momento rappresenta il primo passo per mettere attorno ad un tavolo tutti i portatori di interesse e gli operatori del settore, in continuità con il Piano di Valorizzazione Turistica dei Calanchi e della Teverina che coinvolge i Comuni della Teverina e Civita di Bagnoregio.

Un lavoro a 360 gradi che dovrà passare anche attraverso un “patto generazionale” in cui giovani, adulti e anziani coopereranno per la realizzazione di iniziative quali: gli scavi archeologici nel centro medievale, l’attivazione del Laboratorio del Racconto, per la ricostruzione della memoria, e la creazione di un plastico della struttura originaria del borgo ormai in buona parte scomparso.  

In questo complesso quadro è di fondamentale importanza la stretta collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale e l’Università degli Studi della Tuscia, per lo studio e la mappatura dell’area e del territorio, la realizzazione degli scavi e la restituzione dei reperti archeologici etruschi e medievali rinvenuti a Celleno, ma collocati lontano dal luogo d’origine.

Da evidenziare, tra gli altri, la presenza dello studioso Giancarlo Baciarello che darà le prime anticipazioni sul suo lavoro di traduzione del secondo Statuto del Comune di Celleno (anno 1572), dopo quello del 1457 già oggetto di un suo precedente libro, interessante spaccato di vita tra medioevo e rinascimento.

Sabato 21 novembre, alle ore 16.30, sempre nella chiesa di San Carlo, si terrà un convegno di grande interesse culturale, daranno il loro contributo:  la dott.ssa Maria Letizia Arancio, responsabile  nella nostra area della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale coadiuvata dalla Dott.ssa Tiziana Mastracci, la prof.ssa Elisabetta De Minicis, docente di Archeologia medievale (Unitus), il prof.re Giuseppe Romagnoli docente di Metodologia della Ricerca Archeologica (Unitus), il dr. Giancarlo Pastura, archeologo, assegnista di ricerca (Unitus) e Filippo Bozzo archeologo e topografo Unitus, che illustreranno i metodi  di scavo archeologico stratigrafico e di telerilevamento mediante le moderne tecnologie,  e l’architetto Massimo Fordini Sonni.  

I protagonisti della serata parteciperanno attivamente al progetto sull’antico “borgo scomparso” di Celleno che durerà almeno due anni e mezzo. Attraverso di loro potremo capire come avverrà lo studio dell’antico centro medievale e di tutte le emergenze archeologiche del territorio, come anche vedere e comprendere molti dei più interessanti materiali archeologici, etruschi e medievali, rinvenuti a Celleno.   

 

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