Viterbo CRONACA D'AMORE PER ROSA DI VITERBO Chissenefrega della secolare storia della città di Viterbo! Quella, ad esempio, narrata con stile sobrio e semplice dal compianto don Sebastiano Ferri
Giuseppe Bracchi

 

Santa Rosa a Cordoba da uno studio di Alessandro Finzi

Mauro, Mauro, tu gridi a voto!

Vuolsi cosi colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare.

Che siano pure trasferite le terziarie francescane! O suore di Santa Rosa.

Aria, aria, aria!!!!!

A chi vuoi che interessi, oggi, quel corpicino di cui tu parli, caro Mauro, come di un patetico souvenir di appena 25 chili?

Suvvia, aggiornati, per diana!!!

Ma davvero tu pensi, caro Mauro, che delle suorine senza senso e senza storia, rinchiuse in un convento a pregare per la cristianità intera, che si mostrano, agli inizi del XXI secolo, solo attraverso delle grate, possano sortire l'effetto senz'altro più congruo in fatto di sequela e di mercato (quello sudamericano, s'intende!) di altre suorine che hanno la faccia sempre sorridente anche quando presenziano ad un funerale, magari strimpellano la chitarra e ….. corrono incontro al mondo anche se ha la barba ed il ghigno del califfo?

Chissenefrega della secolare storia della città di Viterbo! Quella, ad esempio, narrata con stile sobrio e semplice dal compianto don Sebastiano Ferri.

Chissenefrega dell'amore, dell'affetto, della fede, della tradizione di un'intera città verso la sua Santa! Quella narrata, per esempio, con tenacia e sudore la sera del 3 settembre di ogni anno, attraverso il trasporto di una Macchina che è Patrimonio Universale dell'Umanità.

Tutto questo sarà cancellato con un colpo di spugna?

Stento quasi a crederlo!

A nulla serve scomodare il prefetto, emblema della laicità.

Ancor meno, serve scomodare Sindaco e giunta, simbolo del sonno imperituro.

Qualcosa, almeno di conforto, potrebbe dircela il Vescovo.

Tutto tace.

In fondo, abbiamo il Vangelo ed il Pastor delle genti che ci guidano...

Stiamo contenti, allora umana gente al quia /ché se avessimo potuto veder tutto mestiere non era partorir Maria! Traduzione un po' maccheronica della dantesca Divina Commedia.

E' Natale, ormai. Affidiamoci al frutto del parto di Maria, a quel Bambino Gesù che solo può mutare il cuore degli uomini, anche di bianco vestiti!

Che fai concili? O insisti?

Vedi un po' tu, caro Mauro... Tuo collaboratore, giornalista ed amico...

Giuseppe Bracchi

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

chi è on line

Abbiamo 1895 visitatori online

 

 I libri

di Mauro Galeotti

 

Cartonato - pag. 246 - euro 25,00
in esaurimento, per l'acquisto
scrivere alla email spvit@tin.it

Cartonato - pag. 808, a colori
da euro 120,00 a euro 80,00
in esaurimento, per l'acquisto
scrivere alla email spvit@tin.it