Viterbo CRONACA Non si possono allontanare le suore Clarisse dal loro monastero, una convivenza con le Alcantarine è desiderio delle Alcantarine stesse
Mauro Galeotti

Suor Francesca e suor Maria Angela, le suore francescane Alcantarine
(Foto Mauro Galeotti)

Ieri, 15 Dicembre 2015, sono andato al Monastero di santa Rosa per incontrare suor Maria Annunziata, per me un idolo di suora per l'amore che ha sempre riservato a santa Rosa e per il rispetto della clausura che l'ha vista chiusa nel monastero per decenni.

Un amore che santa Rosa vede nelle Clarisse da tanti secoli.

Uscendo ho intravisto lungo la salita di santa Rosa, due suore, vestite da francescane, una con un giornale in mano. Vuoi vedere, mi sono detto, che sono le due suore Alcantarine. Stavano ferme a parlare con una signora.

Le fermo, non le fermo.

Le fermo, non le fermo.

Le vedevo parlare con tanta tranquillità e sicurezza, allora ho preso coraggio e mi sono avvicinato.

A pochi passi mi è lanciato un sorprendente sorriso da una delle due suore.

Sorriso incoraggiante, allora mi sono avvicinato con più animo.

Mi sono presentato e il sorriso è passato sulla bocca anche dell'altra suora. Più piccolina ed esile della prima, con un volto comunque un po' austero, ma tranquillo. Dentro di me pensavo in qualche dimostrazione un po' superba da parte delle due sorelle, pur non avendole menzionate negativamente negli articoli precedenti a questo, e comunque a me sconosciute, tanto che ancora oggi mi viene spontaneo scrivere Alcanterine, anziché Alcantarine. Sarà l'età!

Inizia un dialogo con le due suore, una si chiama Francesca e l'altra Maria Angela. Francesca di Treviso e l'altra mi pare di Modena o su di lì.

Suor Francesca, ha subito iniziato un rapporto cordiale e gradevole, chiamandomi Mauro, toccandomi un braccio a mo' di amicizia, mentre suor Maria Angela, lo stesso cordiale, ma un po' più sulla difensiva, ad ogni mia battuta, lei controbatteva le sue ragioni con fermezza e rispetto nei miei confronti. Comunque una suora energica e ferma nelle sue posizioni. D'altronde è una suora di oggi, con tanto di giornale sulle mani, appena acquistato in edicola.

Una suora come piace a me, in effetti, aperta alla discussione, vivace, con opinioni che pone in discussione, una di quelle suore che animano la Chiesa, proprio per cambiarla in meglio e stare, come si usa dire "al passo coi tempi". Da ammirare senz'altro, anche perché ad ogni mio pensiero, mi ha ribattuto con la fermezza come farebbe una giovane donna senza saio.

Un incontro che ha un po' alleggerito la mia idea per la venuta, nel Monastero di santa Rosa, delle Alcantarine, stavolta l'ho scritto subito bene, specialmente quando si sono manifestate solidali con le Clarisse.

Infatti, ho notato nelle loro parole molto rispetto per le nostre suore di clausura, tanto da affermare che sarebbero state liete se potessero restare con loro nel monastero.

Allora non ci ho visto più, le avrei abbracciate, ma non l’ho fatto, non si sa mai, in quel momento poteva passare il vescovo Fumagalli e chissà cosa avrebbe pensato di me!

L’affermazione delle Clarisse in convivenza con le Alcantarine ha rallegrato il mio cuore e Francesca e Maria Angela, cominciano a starmi simpatiche.

Ho detto loro che è stata una fregatura averle incontrate, perché mi sentivo guerriero a cavallo verso di loro, invece mi hanno fatto smontare dalla sella con la delicatezza e la gentilezza di due suore intelligenti e, oltretutto, anche carine.

Bene, spero che suor Maria Angela e suor Francesca riescano a convincere, loro sanno chi, a far restare l'abbadessa suor Maria Annunziata, suor Chiara e suor Dolores nel loro monastero, per continuare a stare vicino al Corpo di santa Rosa, custodi da secoli di quella bambina che tanto amore ebbe per san Francesco d'Assisi.

Maria Angela e Francesca, sorelle francescane, grazie.

Mauro Galeotti

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