Cellere POESIA
Mario Olimpieri
Ciao Mauro, questa poesia vuol mettere in risalto le varie azioni delle mani nella bontà, ma anche nella malvagità, con un tenero finale dedicato alle mani di nonni e nipoti. Buona domenica a te e ai nostri cari lettori. Mario
Grazie Mario, ho ricordi indimenticabili dei miei nonni, sia materni che paterni, tu sei sempre abile nel rinfrescare la nostra memoria di vita vissuta. Ciao Mauro
Mani
Mani, tante mani:
mani tese a chiedere
e mani generose nel donare,
mani callose e sporche
per umili e duri lavori
e mani lisce e pulite,
ma con cuori freddi e impietosi,
mani che invitano
e mani che respingono,
ostetriche mani che accolgono la vita
e mani criminali che la vita annientano,
mani che stringono un bisturi di salvezza
e mani che affondano lame mortali,
mani che insegnano a vivaci bimbi
e mani che violano la loro innocenza,
mani che accarezzano
e mani che tormentano,
artistiche mani di pittori e scultori
e mani scellerate che distruggono
opere di antiche civiltà,
mani che scrivono poesie
e mani che la carta sporcano con insulti,
mani che distribuiscono acqua e riso
e mani che distribuiscono bombe e morte.
MANI VELLUTATE DI TENERI BAMBINI
E MANI RUGOSE DI AFFETTUOSI NONNI
CHE AMOREVOLMENTE SI INTRECCIANO
NELL’UMANO CAMMINO
E NELLA SPERANZA CHE IL PERCORSO
DURI PIÙ A LUNGO POSSIBILE.
Mario Olimpieri