Viterbo CRONACA DELLA CRONACA CASTRENSE
Avvocato Tascapane Luigi e non Luigi Tascapane
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Il Quattrino di Castro
Egregio Direttore, voglio farLa partecipe della manifestazione che recentemente si è conclusa a Castro: mia città, della quale parlai diffusamente in una precedente nota.
Caffellatte fu ideata sett’anni fa da quattro amici che abitualmente si ritrovavano al Gran Caffè Scemardi: erano Armidoro, Zefferino, Gaudenzio e Annibale, da allora conosciuti come i Quattro Cavalieri dell’Eclisse, e che ormai riposano nel bel giardino al centro della città, sotto il monumento a loro dedicato.
Quest’anno per la 70ma edizione, le cose sono state fatte ancor meglio del solito.
E’ venuto uno sconosciuto cantante a presentare il suo primo libro, mentre un ignoto scrittore ha eseguito un concerto al violoncello.
Si è tenuta una sonnolenta conferenza del Gran Maniscalco del Solenne Ordine d’Occidente, rimasto unico rappresentante dell’associazione, a seguito delle molteplici scissioni e defezioni avvenute.
Il presidente della DI. LA BA. (acronimo per Difendiamo la balena) ha presentato il suo inutile libro dal titolo “La menopausa della balena” soffermandosi inoltre sul continuo abuso commesso nei confronti del predetto cetaceo, perché si introducono in un suo orifizio (che non è la bocca) centinaia di umani, prima di affrontare prove impegnative.
A cura del Titolare di Diritto Ferroviario all’Università di Lampedusa, si è svolto un dibattito su “Aspetti giuridici e significato etico del fischietto del capostazione”.
Un improvvisato critico d’arte ha tenuto una logorroica conferenza su “Divagazioni e approfondimenti sull’alluce della statua di Giove trionfante”.
Un’ignobile carampana ha presentato il suo libro “Sei solare, un attimino”.
Un farneticante visionario ha esposto la sua improbabile ricostruzione dell’assedio di Castro.
Un’improvvisata sapientona ha tenuto un’abominevole conferenza sul significato esoterico-astrologico-mitologico dei siti della nostra città.
Si sono svolti spettacoli notturni: una esibizione di coccodrilli trasformati in trapezisti, giocolieri, fantasisti ed infine una epocale danza del ventre delle nostre concittadine 70enni (in onore della ricorrenza).
Quest’anno poi è stato il trionfo di stand enogastronomici con la partecipazione dei migliori chef stellati e beccuti che hanno presentato le loro originali creazioni: zucchero filato, zucchero d’orzo, lupini, bruscolini.
La cerimonia di apertura si è svolta nel piazzale antistante al Teatro, purtroppo ancora chiuso perché non sono state reperite le migliaia di candele necessarie per l’illuminazione.
Sono intervenuti personaggi di spessore internazionale, primo fra tutti il Lucumone di Gravisca. Il discorso di apertura doveva essere fatto dal nostro Rappresentante del Popolo, da noi bonariamente chiamato il Giardiniere, che però, avendo difficoltà a parlare in pubblico, ha delegato la sua Assistente al Soglio, Brioche. Quest’ultima era ancora dal parrucchiere e perciò è stato svegliato dal suo letargo l’Addetto Culturale, il quale ha esposto l’unico discorso che riesce a fare, ovvero, “L’elogio della porchetta”.
Si è fissato su questo argomento da quando ha sentito parlare di porcellum, non sapendo trattarsi di legge elettorale.
La celebrazione a conclusione della festa doveva tenersi al gran Caffè Scemardi, ma essendo chiuso per lavori di ristrutturazione (sembra che aprano un centro termale), si è tenuta in piazza Giordano Bruno e il personaggio immarcescibile, ha riproposto il suo discorso “L’elogio della porchetta”.
In conclusione una gran bella festa, caro Direttore.
Con profonda stima sotto e anche sopra, mi firmo
Avvocato Tascapane Luigi
